I Carabinieri di Casale contro le truffe informatiche

Nel corso dell’ultimo periodo, con l’avvicinarsi del periodo natalizio, la Compagnia Carabinieri di Casale Monferrato ha impiegato molte risorse investigative nel campo della prevenzione e repressione dei reati informatici, alla luce dell’aumento delle truffe on-line sempre più frequenti ed elaborate. Il volume degli affari generati dal Web-shopping è cresciuto in maniera esponenziale, mettendo in evidenza anche un aumentato interesse delle aziende e dei consumatori verso i mercati stranieri. Tuttavia, in rete, la piena tutela del consumatore appare difficile da raggiungere, soprattutto se si decide di comprare all’estero, dove vige una normativa differente. E questo è innegabile quando si compra un bene che non si è visto materialmente da un venditore che non si è mai conosciuto. Il rapporto tra venditore e consumatore nel commercio elettronico muta, svolgendosi in uno spazio virtuale, che rende difficile l’instaurarsi di un rapporto fiduciario. Il quadro si complica se si pensa ai terzi che possono intromettersi con intenti non sempre chiari e pacifici. Le transazioni on-line aprono lo scenario a nuove forme di crimine come il furto dei codici delle carte di credito oppure la violazione all’accesso e all’uso dei dati sensibili. È importante tenere a mente alcuni consigli:

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– diffidare da acquisti molto convenienti e facili guadagni. Spesso si tratta di truffe o di merce rubata;

– non partecipare a lotterie non autorizzate e non acquistare prodotti miracolosi od oggetti presentati come pezzi d’arte o di antiquariato se non si è certi della provenienza;

– non accettare in pagamento assegni bancari da persone sconosciute.

Nel campo della repressione alle truffe informatiche sono stati ottenuti i seguenti risultati:

– i Carabinieri di Occimiano, a conclusione di articolate indagini in seguito alla denuncia presentata da un casalese, hanno denunciato in stato di libertà per truffa in concorso una 59enne della provincia di Padova, un 19enne e un 21 della provincia di Treviso, tutti con precedenti di polizia. Gli indagati contattavano utenti che avevano pubblicato annunci di vendita di oggetti sul portale Subito.it, mostrandosi interessati all’acquisto dei prodotti pubblicizzati e all’immediato pagamento con vaglia online, riservandosi di ritirarlo, invitando il venditore a raggiungere un Postamat per eseguire l’operazione. In seguito, il venditore contattava l’acquirente, il quale simulava la dettatura di un codice vaglia online, inducendo in errore il venditore, che, dopo aver digitato le proprie credenziali, inseriva il codice fornito, che altro non era che il numero della carta Postepay in uso ai truffatori, su cui il venditore versava l’importo, anziché riceverlo. La truffa è stata ripetuta più volte in tutto il territorio nazionale. L’identificazione è stata possibile grazie a un’attenta analisi dei tabulati telefonici intestati ai truffatori;

– i Carabinieri di Pontestura, a conclusione degli accertamenti in seguito alla denuncia presentata da una donna del posto, hanno denunciato in stato di libertà per truffa un 41enne di Taranto con precedenti di polizia, poiché, dopo avere messo in vendita un’aspirapolvere sul sito Subito.it al prezzo di 280 euro e fattosi versare i soldi sulla sua carta Postepay, si era reso irreperibile;

– i Carabinieri di Balzola, a conclusione degli accertamenti in seguito alla denuncia presentata da una 31enne di Villanova Monferrato, hanno denunciato in stato di libertà per truffa una 36enne di Castelnuovo Scrivia poiché avrebbe messo in affitto su un sito internet specializzato un appartamento nel Comune di Cefalù (PA) e, una volta ricevuta come caparra la somma di 200 euro dalla querelante, si rendeva irreperibile.

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