Centrale del Latte, il nuovo Direttore presenta le strategie per il 2020

Nell’ambito di un settore contrassegnato da una perdurante e generalizzata contrazione, la Centrale del Latte di Alessandria e Asti affronta le sfide del mercato e del cambiamento nelle abitudini di consumo, continuando a investire sulle sue caratteristiche distintive e, al contempo, spingendo l’acceleratore per cogliere nuove opportunità.

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A margine dell’odierno Consiglio di Amministrazione, è stato ufficialmente presentato agli organi d’informazione il Direttore Generale Pietro Cerlesi, in carica dal 1 ottobre scorso. “In queste prime settimane di collaborazione – ha dichiarato il Presidente Gian Paolo Cosciaabbiamo già toccato con mano come l’entusiasmo e la consolidata esperienza nella nostra filiera da parte del nuovo Direttore rappresentino la migliore garanzia nell’affrontare rischi e opportunità di un mercato in costante evoluzione”.

La forza del marchio, la valorizzazione della filiera produttiva locale e il continuo lavoro degli allevatori nel sostenere e rispettare gli impegnativi capitolati di qualità della materia prima, concorrono a mantenere la quota di mercato della Centrale sul latte fresco, vero core business dell’azienda.

In particolare, si registrano segnali positivi per i prodotti con un particolare contenuto di “servizio”. È il caso del latte biologicoche viene incontro alle note esigenze di una fascia di consumatori che si rivolgono a prodotti di tipo salutistico e/o derivanti da filiere produttive sostenibili. Ma è anche il caso della panna fresca, ritenuta un prodotto distintivo nel panorama regionale, sia per caratteri organolettici, che di resa in trasformazione.

Per Centrale sarà fondamentale nel prossimo futuro produrre o commercializzare sempre più prodotti con particolari caratteristiche di servizio e/o con specifiche valenze nutrizionali, di filiera produttiva e di sostenibilità ambientale – dichiara il Direttore Pietro Cerlesi. Penso in particolare ai latti microfiltrati, normali e senza lattosio, alla gamma biologica e a nuovi prodotti in grado di intercettare le richieste di un pubblico sempre più esigente e attento a salute e benessere”.

A proposito di ambiente, è stata avviata nei giorni scorsi un’analisi di mercato su pack innovativi derivanti da fonti rinnovabili che impegnerà la Centrale nei prossimi mesi, alla ricerca di soluzioni sostenibili, sia dal punto di vista ambientale che economico. Nel frattempo, Centrale ha già ottenuto una sensibile riduzione delle emissioni atmosferiche dello stabilimento e il miglioramento dei parametri relativi alla depurazione, grazie a una serie di interventi tecnologici, mentre nei prossimi mesi verranno installati dispositivi per la riduzione delle emissioni sonore.

Cerlesi punta i fari anche su distribuzione e vendita: “Il presidio delle zone storiche resta un punto cardine per il futuro di Centrale e per le sue politiche di responsabilità sociale d’impresa ma a questo impegno sarà affiancata la ricerca di nuove aree di espansione, anche attraverso l’efficientamento della rete logistica distributiva e di vendita”.