Le “Consuberanze” di Antonino Freni
Le “Consuberanze” non hanno tempo, non occupano spazio, non hanno alcun prezzo; sono immateriali, non si vendono e non si comprano: sono splendidi doni. Nessuna fabbrica le può produrre. Nessun negozio le espone: per questo e per il loro valore hanno un “prezzo inestimabile”.
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Le Consuberanze sono privilegio della donna; prerogativa dell’uomo; piaceri dei piccoli; favori dell’amicizia. Le consuberanze non stanno in cielo e neanche in terra, pur essendo state innestate nell’Uomo al momento della Creazione. Le Consuberanze non si trovano sull’albero, nè sulla strada, nascono con l’Individuo e non muoiono mai. Le Consuberanze sono racchiuse nella nostra anima, nel nostro cervello, nella nostra gestualità, nel nostro cuore, nel nostro impegno.
Esse nascono con un sorriso, con un gesto, con uno sguardo, con vero amore, con disinteresse, con schiettezza, con genuinità. Per questo motivo non hanno prezzo, il loro costo zero è impareggiabile e per questo impagabile. Le Consuberanze non appartengono a categorie consumistiche; sono frutto della nostra “spontaneità più bieca”: quando parliamo, quando pensiamo, quando amiamo, quando doniamo, quando stiamo insieme. Le Consuberanze pur non morendo mai, ahimè! Non esistono ancora dappertutto. Per farle vivere, quanta fatica: anche se, per metterle in atto non occorre grande sforzo. Le Consuberanze abbelliscono, rincuorano, ringraziano, rallegrano. Le Consuberanze non le trovi nel vocabolario, nè sul “dizionario” delle buone maniere; forse, un domani le troverai anche lì. Per intanto, noi siamo gli unici depositàrî di questo splendido regalo invisibile: Senza scatola, senza involucro, se non quello della nostra pelle, delle nostre mani, dei nostri occhi. La nostra partecipazione al gioco, al lavoro, all’amore, allo spirituale, all’amicale ne è “L’ Humus”.
Le Consuberanze sono così, (da qui il neologismo) esuberanze vivibili, godibili “visibili” caricate, accompagnate con il nostro afflato, con il nostro impegno, con la nostra capacità di solidarizzare, di “donare”, di non danneggiare, di saper costruire. Le Consuberanze sono anche un bell’articolo di un giornale, un bel libro da leggere, una perfetta recitazione teatrale, un riuscito concerto musicale, e così via, a noi la scelta di campo. Le Consuberanze non esistono soltanto a Natale, ma tutti i giorni dell’anno, non sono buonismo a comando e per un tempo limitato; sono consuberanze quotidiane che allietano notte e dì per un tempo dilatato all’infinito: qualora lo si volesse. Le Consuberanze siamo Noi, Tu e Loro. Solo Noi: siamo i padroni assoluti di questo splendido “Dono” che nessuno potrà mai “carpire”, tutt’altro: lo potrà imitare e venirne contagiato e, le Consuberanze così si moltiplicheranno. Questo è il loro grande disegno e i Designer siamo Noi.
Se saremo avari non vedremo mai le Consuberanze; se saremo prodighi, prodigi-osamente, caratterialmente le vedremo girare intorno a noi lietamente: sentendoci gratificati. Le Consuberanze che riusciremo a catturare o, ad elargire varranno più di qualunque altro tesoro. Più sapremo trattenerle, quando ce le porgeranno, e più sapremo tirarle fuori da noi per creare più felicità compiendo e completando la loro missione. Sì! Così: la Felicità esiste. Le Consuberanze sono fondamento e corollario. Le Consuberanze sono immortali, come lo sono le anime per definizione. Le Consuberanze vengono ricordate sempre come momenti particolari unici e se vuoi ripetibili (non irripetibili). Le Consuberanze hanno la capacità di resistere 365 giorni all’anno e riprodursi: il segreto è molto semplice: impegno, esuberanza, ricerca del bello, del piacevole, del lieto. Le Consuberanze per essere alimentate non vogliono quattrini, nè carburante, nè meschinità: sono in Noi e per metterle in carreggiata non occorrono sforzi particolari. Le Consuberanze arricchiscono chi le dà e chi li riceve; chi ne parla e chi le ascolta; ci seguono, ci appartengono, non lasciandoci mai soli.
Una preziosa “invenzione” la loro esistenza.
Una leggiadra compagnia la loro presenza.