A Spinetta si muore di più che nel resto della Regione

Sono stati presentati, questa mattina, i dati di sintesi degli studi epidemiologici della popolazione di Spinetta Marengo. Il dato che salta subito all’occhio è che le morti maggiori sono quelle per tumori maligni.

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All’incontro, svoltosi nella sala formazione di Villa Guerci hanno preso parte per il Comune di Alessandria, il sindaco, Gianfranco Cuttica di Revigliasco e l’assessore all’Ambiente, Paolo Borasio; per ARPA Piemonte sono intervenuti il direttore provinciale, Alberto Maffiotti e l’epidemiologa, Cristiana Ivaldi; per ASL-AL sono intervenuti il dott. Enrico Guerci e l’epidemiologo, Claudio Rabagliati.

Nel corso dell’incontro sono stati presentate da parte degli enti intervenuti alcune slide illustrative (che alleghiamo) che hanno analizzato la situazione dell’area ricompresa in un raggio di 3 km attorno al polo chimico, utilizzando come parametri di riferimento i ricoveri ospedalieri (nello studio di ARPA)  e i decessi avvenuti  (nello studio di ASl-AL) nell’arco di un ventennio circa.

L’attuale indagine è stata commissionata nell’anno 2017 dal Comune di Alessandria per definire quale fosse l’evidenza della zona a ridosso del polo chimico di Spinetta Marengo rispetto ad altre aree limitrofe e rispetto al complessivo territorio del Comune di Alessandria.

Gli studi, nella loro completezza, verranno pubblicati sui siti ufficiali di Comune di Alessandria, ARPA e ASL AL a partire da venerdì prossimo.

Nella giornata di oggi, i dati saranno presentati ai medici di base e ai pediatri che operano nel territorio esaminato in modo tale da poter consentire una corretta infrazione e divulgazione ai cittadini. Attualmente i dati necessitano di un ulteriore approfondimento e pertanto tra l’anno 2020 e il 2022  è in programma la definizione di un Protocollo di Intesa fra Regione Piemonte, CPO (centro prevenzione oncologica), Comune di Alessandria, ARPA Piemonte e ASL –AL per valutare la possibilità di effettuare un progetto di sorveglianza sanitaria per evidenziare la presenza di determinate sostanze nei parametri vitali degli abitanti.

Il sindaco, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, ha commentato come segue:

“Ringrazio gli Enti coinvolti per il prezioso lavoro svolto e per aver individuato anche ulteriori sviluppi operativi, altrimenti i dati che sono stati presentai servirebbero solo a fare delle inutili polemiche. Obiettivo invece è quello di capire al meglio le problematiche ed evidenziare il metodo migliore per affrontare il problema. La mia Amministrazione si farà carico di affiancare, segnalare e sollecitare la Regione Piemonte sulla necessità di proseguire le ricerche. Non esiste una soluzione ideale, esiste un sistema di controllo quotidiano su più fronti, dalle tubazioni ai sistemi di drenaggio esterno all’impianto alla analisi dei terreni del sito. Tutto questo insieme di queste è l’unico strumento che abbiamo per accompagnare un contesto industriale importante  che fornisce lavoro a tante famiglie e per tutelare la popolazione residente  e anche l’immagine di una Città”.

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“Ricordo che la Regione Piemonte come capofila in Italia sta lavorando per la definizione dei limiti di alcune sostanze attualmente utilizzate e i cui limiti non sono normati. Il protocollo regionale è di estrema importanza come passaggio successivo a questi studi per verificare se sussiste un nesso di causalità fra le patologie e le sostanze presenti, altrimenti rimaniamo nel campo delle ipotesi. E’ necessario arrivare alla realizzazione di interventi mirati che ci permettano con l’esatta individuazione dei problemi di affrontarli nel modo corretto” ha concluso l’assessore all’Ambiente, Paolo Borasio.