Un valenzano corona il suo sogno lavorativo in Inghilterra. È la storia di Davide De Russis

Oggi vogliamo parlare dell’ennesimo giovane italiano fuggito all’estero. Questa volta, però, si tratta di un nostro concittadino. Parliamo del valenzano Davide De Russis.

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Davide, ora, si trova in Inghilterra dove è riuscito fare quello che in Italia nessuno gli aveva concesso: mettere a frutto i suoi studi.

Ho deciso di andare in Inghilterra nel 2018 – ci racconta –. Per spiegare bene il motivo però bisogna andare un po’ più indietro. Finito il liceo nel 2011 avevo già deciso da tempo di studiare Automotive Engineering al Politecnico di Torino. Laurea Triennale conclusa nell’ottobre 2017 dopo aver usato anni a mettere un po’ da parte lo studio per cercare di avere qualche esperienza pratica rilevante nel Motorsport (Formula Student, diversi stage in aziende del settore). Così, studiando e lavorando sono arrivato al momento della Laurea a Ottobre 2017 convinto al 100% che, nonostante gli anni impiegati per laurearmi, l’esperienza acquisita avrebbe fatto la differenza nel trovare lavoro rispetto a un comune laureato in Ingegneria. Errore di valutazione enorme. A parte uno stage da progettista automotive di 3 mesi, nessuna azienda automotive o motorsport era interessata al mio profilo. Contava di più avere una Laurea Magistrale in Ingegneria piuttosto che avere acquisito esperienze lavorative e una Laurea Triennale. Così, dopo mesi di ricerca infruttifera a Giugno 2018 decido senza troppe illusioni sulla risposta di mandare la mia application per un Master’s Degree di 12 mesi (l’equivalente della Laurea Magistrale italiana) alla Oxford Brookes University per studiare Motorsport Engineering. Dove le aziende italiane e l’università non consideravano sufficientemente importante e rilevante l’esperienza lavorativa da me acquisita durante la Laurea Triennale, ecco che ricevo la risposta da Oxford: ammesso con condizionale. In parole povere, ero ammesso a patto che entro Settembre 2018 avessi passato un esame di inglese con una certa votazione in modo da rientrare nei requisiti di lingua. Motivo dell’ammissione: esperienza lavorativa in ambito Motorsport di livello superiore a un normale Laureato Triennale non inglese. Ecco che di colpo si apriva l’opportunità non solo di trovare lavoro nel Motorsport ad alto livello, ma di farlo a Oxford che è praticamente il centro della cosiddetta Motorsport Valley dove hanno sede tantissime aziende Motorsport internazionali e quasi tutti i team di Formula 1. In poche parole, l’Inghilterra mi ha offerto l’opportunità di inseguire il sogno che avevo fin da bambino nel momento in cui ero quasi rassegnato del tutto che non ci sarei mai riuscito. Ecco perché ho deciso di trasferirmi qui. Per l’opportunità che nessuno in Italia mi aveva dato dopo mesi dalla conclusione della Laurea Triennale”.

Il giovane, però, in Inghilterra ha anche coronato il suo sogno: lavorare in un grande team automobilistico.

Lavoro come Junior Race Engineer per M-Sport nel Team Bentley – continua De Russis -. Molti appassionati probabilmente conosceranno M-Sport per la grande storia di oltre 40 anni nei rally a livello mondiale, con le ultime vittorie del 2017 e 2018 con la Ford Fiesta WRC. Il Team Bentley è più giovane (nasce nel 2014), ma ambizioso e ha già ottenuto ottimi risultati nelle gare endurance come la vittoria alla 12h di Bathurst (Australia) a inizio Febbraio 2020. Mi sono trasferito da Oxford a Cockermouth, in Cumbria (davvero molto più a nord Inghilterra, quasi in Scozia per la verità). Il mio lavoro si basa sul miglioramento della performance della Bentley Continental GT3 durante test e gare sia ufficiali del team M-Sport che clienti. Viaggerò molto per gare e test a livello europeo e mondiale. Lo sviluppo della vettura sarà il centro di ogni mia attività nel team, dall’analisi dati all’ottimizzazione del setup gara per diversi piloti, dalla strategia di gara all’ottimizzazione dello stile di guida dei piloti, dalla gestione dei pneumatici allo sviluppo dell’affidabilità della vettura su gare a lunga distanza, fino alla stesura di report tecnici post evento per sottolineare i punti di forza e le aree di miglioramento per lo sviluppo futuro della vettura che viene costruita direttamente da M-Sport partendo dalla Bentley Continental GT stradale”.

Una passione, quella per le auto da corsa, nata da piccolo.

La passione per i motori nasce da piccolo, da che ho memoria l’ho sempre avuta – prosegue il giovane valenzano –. Ricordo le domeniche a guardare la Formula 1 insieme ai miei genitori quando ero piccolo o a leggere giornali su giornali di auto e motorsport, cercando di imparare il più possibile sulle 2 e 4 ruote. Le giornate sui kart per imparare a guidare il più velocemente possibile fin da subito, con tanto di corso di guida a 10 anni perché non aspettavo altro di poter guidare in strada, ma mancava troppo tempo. Insomma, per tutta la mia infanzia i motori sono stati parte delle mie giornate. Guardando gare in TV o leggendo giornali automobilistici. Anche solo spendendo ore e ore a giocare da solo con le famose “macchinine”: ne avevo una scatola di panettone (quelle di acciaio col coperchio di una volta) piena di auto tutte le epoche. E ce l’ho ancora da qualche parte a casa in Italia”.

Ma Davide De Russis tornerebbe in Italia? “Non al momento – conclude -, ma con le giuste condizioni lavorative e magari più esperienza nel mio settore c’è qualche azienda italiana in cui mi piacerebbe lavorare in futuro. Credo che nessuna scelta sia completamente definitiva, non si può mai sapere cosa ci riserva il futuro e l’Italia comunque rimarrà sempre la mia casa. Per concludere, vorrei solo dire a chiunque abbia un sogno d’infanzia di continuare a crederci sempre per realizzarlo. Abbiate il coraggio di rischiare, di partire e di lottare per quello che desiderate. Senza mai arrendersi e cercando di essere sempre positivi nell’attitudine, per quando alcuni momenti difficili possano farvi dubitare del vostro percorso e di voi stessi, non mollate. Se nella vita riuscirete a fare quello che sognate da sempre, non vi sembrerà di lavorare nemmeno per un secondo mentre lo fate. La vostra vita sarà migliore solo per questo. Studiate, impegnatevi e divertitevi sempre in quello che fate. Quando raggiungerete un obiettivo però, ricordatevi che non siete alla fine ma all’inizio, ci sarà sempre il prossimo step da raggiungere lavorando duramente”.

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