Decreto “Cura Italia”, Coldiretti: “Intervenire subito per salvare l’economia agricola del Paese”
L’aumento del fondo per l’aiuto agli indigenti del Decreto Cura Italia è importante per aiutare i più bisognosi ma occorre intervenire per salvare importanti settori dell’economia agricola in difficoltà: dal vino all’ortofrutta, dal florovivaismo agli agriturismi fino alla vendita diretta, senza discriminare le aziende sulla base del fatturato.
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Da quando è iniziata l’emergenza Coronavirus, l’attività è crollata nel 41% delle aziende agricole, secondo l’Indagine Coldiretti/Ixe’, e non è accettabile dunque limitare solo alle imprese con meno di 2 milioni di fatturato la sospensione dei versamenti e adempimenti fiscali e contributivi in scadenza tra l’8 ed il 31 di marzo, che vanno pagati entro il 31 maggio.
“La situazione che si è creata colpisce duramente le aziende agricole, i primi interventi dovrebbero andare nella direzione di consentire la continuazione dell’attività produttiva, vista la strategicità della fornitura alimentare – afferma il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Ricordiamo che proprio questo approvvigionamento adesso è assicurato sul territorio grazie al lavoro delle nostre imprese agricole che, in linea con la campagna #MangiaItaliano, garantiscono prodotti freschi, genuini e sani, nonostante le preoccupazioni per la sicurezza, i vincoli, le difficoltà economiche e gli ostacoli oggettivi all’operatività, dalla ridotta disponibilità di manodopera ai blocchi alle frontiere per i trasporti con l’88% delle merci che in Italia viaggia su gomma”.
Un impegno quotidiano senza sosta che deve fare i conti con un balzo degli acquisti delle famiglie in una situazione in cui con l’emergenza Coronavirus quasi 4 italiani su 10 hanno fatto scorte di prodotti alimentari e bevande per il timore ingiustificato di non trovali più disponibili sugli scaffali.
“Un impegno sostenuto dalla grande maggioranza dei consumatori che è d’accordo sul fatto che in questa fase è importante acquistare prodotti italiani per tutelare una filiera agroalimentare che dal campo alla tavola garantisce all’Italia il primato nella qualità e nella sicurezza alimentare – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo -. Per questo è importante l’intervento della Commissione Europea per garantire la libera circolazione dei prodotti alimentari, ma occorre subito una radicale semplificazione del voucher “agricolo” che possa consentire da parte di studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle nostre campagne, la raccolta dell’uva in particolare per quanto riguarda la provincia di Alessandria”.