“Il Massimo dei Massimi” con la ‘massima’ nelle “Massimari(a)e

“Il Massimo dei Massimi” con la ‘massima’ nelle “Massimari(a)e: “Non è più tempo di Poesia ma di Fatti concreti e Cortesie”. Finito il tempo delle “… grasse”: è tempo di raccoglimento e di Raccolto. Spunti, Riflessioni, Capitoli e Note salienti di un ‘Libercolo’ non del tutto immaginario, già da tempo fuoriuscito dal ‘fatidico’ Cassetto dei Sogni e pronto in ‘Punto Luce’.

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di Antonino Freni

 < Non è più tempo di giri di parole di ‘ghirigori’ ma di azione ferma e convincente senza ‘calci di rigore’; ma di una vera e propria Tesi [anapodittica]: con schemi, tattiche e stilemi del tutto omogenei per rendere perfettibile un mondo deteriore >.

La Preghiera: un silenzio fratto sulle lacrime del mondo.

Il dono del vivere va sfruttato totalmente interamente con interazione piena e convinta vivere per aiutare, per essere solidali, per lenire i dolori, per apportare  e coltivare Amicizia e…

Se hai la fortuna o l’hai avuta a suo tempo sin dalla più tenera età di vivere tra la ‘modesta gente’ di borgata, tutti uguali o quasi, lavoratori e lavoratrici domestiche di grande fattura ritieniti ‘scelto e privilegiato’ dal Buon Dio. Una conoscenza straordinaria dell’uno e dell’altro. Chi alla ricerca di una casa, chi alla ricerca di un lavoro, chi ‘abbisognevole’ di aiuto e sostentamento; chi di ricevere lezioni per acquisire la V elementare per un onorevole lavoro, almeno nella speranza, avveniva e si verificava ovunque in quel povero ed inimitabile Borgo. Un avamposto di un Villaggio ricco di grande e strenua Umanità. Non eri mai solo, c’era chi portava una piccola pietanza da ‘assaggiare’ si fa per dire, ma in realtà era una ‘gratificazione celeste’ di straordinaria ‘portata’ che la Signora più benestante portava fino a casa per assaporarla. E, nell’andarsene veniva Benedetta con speciali parole rivolte al Cielo. Le famose ‘Comari’ di un tempo erano straordinarie, nulla a che vedere con gli intendimenti odierni che sprezzantemente vengono loro rivolti.

Hai avuto un cane, un gatto un animale domestico da accudire e il tuo operato sarà stato benevolo, estremamente efficace in tutto, con la normale dedizione: la ciotola d’acqua pulita, le carezze, le buone parole rivolte allo sventolio della coda, il saluto al mattino e alla sera prima di andare a letto, stanne certo: questi animaletti parleranno con il Divino, elevando in cielo i segni, le onde d’urto di Bontà che si riverseranno sulla Terra e su chi le compie. Parleranno con il Signore e riferiranno quanto e tanto su di Te e i tuoi comportamenti. Non ci sarà giudizio più dettagliato che potrà superare quello da loro ‘emanato’ con una sentenza inappellabile.

Ogni tanto qualcuno prova a dire come stanno le cose in politica e nel mondo con estremo rigore e veridicità senza infingimenti ma qualcuno dall’altra parte lo richiama all’ordine smentendolo “spudoratamente” con le proprie assurde verità contaminate dalla propria logica politica al di fuori da ogni ‘irreale’ presupposto Reale.

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Funzione politica e finzione scenica dei nuovi politici come una vera e propria fiction.

Le immagini di morte che giungono da ogni parte del globo non lasciano alcun appello cassano definitivamente ogni speranza.

Se l’uomo è quel che mangia, il giornalista è quel che scrive.

“Negrito Blanco”: < Si inizia la vita avvolti dalla fiaba coinvolti con le favole e travolti dalle frottole raccontate dai cosiddetti grandi >.

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 Eliminazione dei ‘cachinni’ e delle ‘cacologie’ in categorica chiave “Dantesca’ e ‘Boccaccesca’.

Quanta soppesata gioia e quale immensa tenerezza da quei due occhioni belli del nuovo cucciolone che incontri ‘strada facendo ‘ che ti parla con le orecchie con la coda e con due occhi fantastici.

 

Spunti e Capitoli più significativi e salienti di un ‘ipo(t)etico’ libro non più nel cassetto.

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L’attualità tengo a precisare mi spinge al ‘posted’ di questo articolo posponendolo ad un altro già pronto al meglio dal titolo “Il Diario dello Smarrimento” di Andrea Di Consoli “InSchibboleth” – Margini – nella Collana diretta da Filippo La Porta. Del tutto similare ai miei intendimenti ma in tono e contenuti del tutto più significativi e pregnanti delle ‘Massimari(a)e”: Nessuna presunzione. Quindi?!! L’onore unico e solo di aver provato almeno a recensirlo nel migliore dei modi. Una Similitudine del tutto non voluta, con il Massimo dei Massimi notevole stacco di tempo tra le due Narrazioni.

La musica un colore astratto senza delimitazioni.

Tratteggiare e focalizzare.

Una nuova luce si affaccia sulla terra.

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La formichina e l’elefante.

Il Maestro elementare con la ‘nomèa’ di Professore nella vita e, vero e proprio assistente sociale nel pomeriggio per ‘curare’ i ragazzi in dispersione …

Siamo presenti viviamo il presente per il futuro non dimenticando il passato per gli insegnamenti ricevuti.

Il lavoro artigianale del tempo che fu.

Il lavoro da garzone in Tipografia per un ‘Quotidie’, il successivo Corso di ‘stenodattilografia’ e poi così che …

“Le Mille e una Notte” di letture, Cinema, Teatro e …

La goccia giornaliera, il granellino di sabbia e il filo di grano in cascina.

Un’azione degna di nota.

La notte cala e prepara il mattino, le tenebre vengono scacciate.

L’Oratorio una grande fucina di intelligenze.

Il Progresso e il Regresso.

 

“ Io” in un ‘ipotetico’ me stesso: non produco nulla di utile e non eccessivamente faticando percepisco una somma pari a dieci quindici venti volte superiore quella di un operaio o di un lavoratore in genere che esegue interventi manuali sulla strada, sui tetti, nelle officine e negli altiforni, o di altro ‘prestatore’ che si sposta con difficoltà da una località all’altra pagando gli alti costi degli abbonamenti su mezzi pubblici a quanto pare anche fatiscenti: mi porrei la domanda?

La risposta non è affatto ardua: … Vediamo di ricavare, di rilevare, di mettere sul ‘piatto’ Cosa e Dove? D’ovè che risiederebbe l’errore?  La “Svista?” … Guai a condannare in toto il Capitalismo in assoluto, ma, ammettere e sanare estreme e incompatibili disuguaglianze eccessivamente evidenti potrebbe essere la soluzione alla crisi ormai imperante da diversi anni. Quando veste di ‘sbieco’: condanna totale. Nella generale coralità, in questo momento crolla ogni giustificazione. Un caloroso plauso a quegli Imprenditori che gratificano i loro Dipendenti con un ‘grazie’ e qualcos’altro ancora…

 

L’Economia morale dovrebbe prendere il sopravvento su quella a ‘Ticket’ per Tizio e Caio ma non per il ‘Sempronio’ di turno che gestisce il “Dogma”: è il momento di eliminarla, farla sparire gradatamente. Come hanno sempre asserito i grandi Uomini e Prelati immortalati nei loro libri non si tratterebbe di ‘avven(tur)are’ il malefico o benefico “Comunismo”: solo Buon Senso ed Equità a tutto tondo. Poi in molti tra Costoro persero la vita per mano violenta, i loro ‘Sermoni’ disturbavano i ‘Conducator’.

 

Si cominci a tagliare e a ridurre le spese e i profitti immeritati dall’alto e poi man mano a scendere.

La logistica, la preparazione della strada per gli studenti e gli apprendisti, il sostentamento, l’approvvigionamento sono alla base di una sicura e regolare crescita.

 

UNA POESIA ‘PARADISIACA’

da uno dei tanti Eden marittimi

 

Il Mare Grande Piccolo Rosso e Nero

 

Il (mio) mare ha mille colori il cielo è solo azzurro e sereno

il giorno scorrevole e redditizio contro ogni avventizia

la notte tiepida e soffice adagiata sulle speranze e sui desideri

corredati dalla tenue soffusa intensa preghiera sulla terra

amare e vivere per gli altri per i vicini e per i lontani

per i più deboli e per i più forti con tenacia determinazione

ogni azione una resa una rendita una buona nuova

vivere non solo per vivere ma per rendere vitale

ogni buon anche se piccolo ideale

sognare un mondo intatto sereno meglio adatto

alla specie senza storture senza torture

lavorare per ben creare opere d’arte e sostentamento

mare ricco e colorato in ogni strato e substrato

stelle e cavallucci fanno capricci cogli spicci Ricci

paletta e secchiello all’orizzonte quando piccolo varcavi

la spiaggia il mar rattenuto e celestiale la sabbia fine

tutto un mondo ideale il Sole non bruciava

illuminava e lievemente scaldava quella bellissima

Terra abbandonata sola e tartassata