Processo Quargnento: per ora solo rinvii

Questa mattina il Dott. Paolo Bargero, GIP del Tribunale di Alessandria, avrebbe dovuto decidere, in udienza,  se sollevare  la questione di legittimità costituzionale in merito alla normativa che attualmente vieta l’ammissione alla definizione del procedimento con il cosiddetto rito abbreviato per chi è imputato di un delitto per cui è prevista la pena dell’ergastolo. L’udienza è stata rinviata a causa dell’emergenza sanitaria e si dovrà attendere la fissazione di altra data.

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L’ammissione al rito abbreviato comporta uno sconto della pena di un terzo.

Ricordiamo che i coniugi Gianni Vincenti e Antonella Patrucco sono stati incriminati per omicidio volontario plurimo, lesioni volontarie plurime, crollo doloso di una casa, truffa all’assicurazione, calunnia nei confronti di un vicino di casa, un giardiniere chiamato in causa ingiustamente.

L’ esplosione di una cascina a Quargnento causò la morte di tre Vigili del Fuoco, Marco Triches, Matteo Gastaldo e Antonino Candido, e il ferimento di altre tre persone, due Vigili del Fuoco e un Carabiniere.

Ad oggi Vincenti è in carcere mentre la moglie Antonella Patrucco è tuttora a piede libero: per lei  il Tribunale del Riesame aveva dato il via libera alla richiesta di arresto della Procura, ma il ricorso in Cassazione dei difensori ha sospeso  anche l’iter di questo provvedimento. Tutto fermo in attesa di una decisione in merito della Cassazione.

Gli avvocati dei coniugi, Vittorio Spallasso, Lorenzo Repetti, Laura Mazzolini, Caterina Brambilla e Federico Di Blasi, hanno quindi richiesto che il processo sia definito con rito abbreviato al fine di far ottenere lo sconto di pena per i propri assistiti: al momento la legge vieta questa soluzione per chi rischia l’ergastolo, a meno che la Corte Costituzione non si pronunci per l’illegittimità della  normativa (la questione è pendente avanti la Corte anche per analoghe questioni sollevate da altri tribunali).

L’emergenza coronavirus ha fatto saltare sia l’udienza di questa mattina, 30 aprile, che quella fissata per il 4 maggio in Assise.

Infatti, anche l’inizio del processo sarà sicuramente rinviato: la data fissata, come detto, era quella del  4 maggio  in Assise ma non se ne farà nulla. Le precauzioni da adottare a causa del coronavirus avrebbero reso complessa l’organizzazione del dibattimento che fa convergere nell’aula di giustizia di Alessandria un elevato numero di persone. Mantenere le distanze tra tutti sarebbe impensabile e impossibile.  In ogni caso non se ne parlerà prima di settembre.

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Il quadro procedurale a questo punto è complesso.

Al momento si aspetta la fissazione di una nuova data per l’udienza del Gip del Tribunale di Alessandria:  se il Dott. Bargero, ascoltate tutte le parti, dovesse convincersi  della fondatezza dell’eccezione di costituzionalità, l’Assise resterà sospesa fino a quando la Suprema Corte non si sarà pronunciata.

Se, viceversa,  l’eccezione non sarà accolta il processo potrà iniziare e si dovrà attendere la rifissazione della prima udienza in Assise.

La Giustizia può attendere.

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