Federico Fornaro (LeU): “Non sono ronde ma sostegno civico ai comuni”
ROMA – L’Italia procede sempre più velocemente verso un controllo del territorio che poco ha a che vedere con le democrazie. Prima i trojan nei telefoni e poi le ronde per controllare cosa fanno i cittadini.
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Sull’argomento è intervenuto anche il Capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera, Federico Fornaro, che ha voluto difendere il Governo di cui lui è esponente della maggioranza.
“È stato a dir poco stupefacente – scrive in una nota il Capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera, Federico Fornaro – leggere dichiarazioni di fuoco contro gli assistenti civici proprio da chi in questi anni ha esaltato le ronde (padane e non) di cittadini come la panacea in tema di sicurezza. Chiarito, caso mai ce ne fosse stato bisogno, che nel Governo nessuno è in preda a pulsioni securitarie e quindi nessuna ronda civica circolerà per le nostre città, resta il problema posto dai sindaci di un aiuto per gestire una fase complessa come quella della convivenza con il Covid 19. Si apra quindi un confronto parlamentare, scevro da strumentali polemiche, sugli strumenti da mettere a disposizione degli enti locali per coinvolgere in un grande progetto civico le persone che vogliono a mettersi a disposizione della loro comunità, senza con questo creare effetti negativi per il terzo settore produttivo e valorizzando il ruolo e la funzione dei volontari e delle loro associazioni”.