Coronavirus, oggi solo un contagio in provincia
ALESSANDRIA – Sono 30.855 (+10 rispetto a ieri, di cui 3 in Rsa) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte. Di queste, 3.966 si trovano in provincia di Alessandria (+2 rispetto a ieri).
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Su base provinciale gli altri casi in regione sono: 1.857 Asti, 1039 Biella, 2.801 Cuneo, 2.723 Novara, 15.700 Torino, 1.309 Vercelli, 1.111 Verbano-Cusio-Ossola. Sono 261 i residenti fuori regione positivi al COVID-19 in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 88 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 38 (+1 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 659 (-25 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 3.265. I tamponi diagnostici finora processati sono 343.354, di cui 190.324 risultati negativi.
Sono 7 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 3.941 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 649 Alessandria, 238 Asti, 206 Biella, 388 Cuneo, 337 Novara, 1.741 Torino, 215 Vercelli, 127 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 20.533 (+287 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 2158 (+14) Alessandria, 1135 (+43) Asti, 776 (+2) Biella, 2034 (+19) Cuneo, 1796 (+0) Novara, 10.704 (+199) Torino, 893 (+10) Vercelli, 899 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 138 (+0) provenienti da altre regioni.
Altri 2.419 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
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