Considerazioni di un Infettivologo “in campagna”, di Pietro Luigi Garavelli

Considerazioni di un Infettivologo “in campagna”. Da sempre uso FB come una sorta di finestra sul mondo, talvolta con post provocatori per indurre reazioni.

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Ho notato il solito comportamento degli Italiani sempre agli estremi e di pancia. Da un lato i “terrorizzati” che proseguono in una sorta di quarantena volontaria ed hanno paura di tutto e tutti e dall’altro gli “spavaldi” che hanno ripreso la via del mare ammucchiati come sardine sulle autostrade, nei budelli e sulle spiagge. (Proprio per Costoro pur essendo poco distante dalla Liguria la evito da anni).

Quale è il comportamento più corretto? Cosa capiterà loro con Covid? Francamente non lo so… A dire il vero qualche settimana fa ero molto più ottimista e mi attendevo la quasi “scomparsa” dei contagi sia per il clima sempre più caldo che per aspetti intrinseci al Virus stesso.

Pare non essere così, forse perché i resevoirs umani di Covid sono così tanti, milioni, che in un modo o nell’ altro ne determinano la permanenza, lo hanno reso endemico. E viene meno il mio ottimismo anche per questo autunno. Non tanto perché le condizioni climatiche ritorneranno favorevoli ad una trasmissione più efficace, ma perché, nonostante quanto accaduto questa primavera, saremo ancora disarmati.

Mi spiego meglio.

Ci sarà il Vaccino e se ci sarà funzionerà? I farmaci specifici sono ormai limitati ad uso ospedaliero ed in pochi centri, per il territorio mi sembra si possa fare ben poco, o mi sbaglio? E gli ospedali reggeranno un potenziale impatto rilevante di pazienti, tenendo conto che si vogliono potenziare solo le Terapie sub-intensive ed intensive, mentre le Divisioni di Pneumologia e Infettivologia, quelle per intenderci dei casi di media gravità, non sembra? Ma per allora i Politici con il loro contorno di “nani e ballerine”, mi riferisco ad una certa informazione, cosa faranno? Finta di nulla, essendo il Paese sull’orlo del burrone, oppure chiuderanno ancora Tutti, ed allora sarà veramente la fine economica della Nazione, ma la Gente brandirà i forconi?