Caso C.I.T., Lega: “Dopo gli ultimi anni di malagestione targata Licata-Tedeschi, la situazione del CIT è giunta agli sgoccioli”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della Lega di Novi Ligure in merito alla società CIT.

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“Siamo stupiti dall’attacco del Partito Democratico che ci accusa di aver perso tempo sulla questione C.I.T. per poi riallinearci sull’azione intrapresa dalla vecchia amministrazione novese, tutt’altro!

Dopo gli ultimi anni di malagestione targata Licata-Tedeschi, la situazione del CIT è giunta agli sgoccioli, ma è ferma intenzione da parte dell’Amministrazione Comunale di salvare l’azienda, il servizio e salvaguardare 47 posti di lavoro. 

Sin dal suo insediamento, la giunta Cabella non ha perso tempo in sterili discussioni, bensì ha compiuto numerosi sforzi, analizzando tutte le possibili soluzioni concretamente percorribili, nel tentativo di sanare una situazione drammatica, ereditata un anno fa dalla precedente amministrazione, dopo una gestione economico-finanziaria a dir poco scellerata, tanto che lo stesso Licata in assemblea 2019 adombrava il fallimento della società. 

L’attuale stato di crisi in cui versa l’azienda trova le sue radici in una serie di scelte chiaramente inadeguate, poco concrete e mai finalizzate ad uno sviluppo che potesse rendere autonoma l’azienda. Ne è un esempio quanto avvenuto nel 2018, quando i Comuni soci, guidati dal Comune di Novi Ligure, hanno deciso di modificare la modalità di intervento in favore del C.I.T. (come evidenziato dal consulente dell’azienda Rag. Sandro Tortarolo) approvando un piano che presenta parecchie anomalie, privo di caratteri di coerenza e congruità sotto il profilo economico, tra l’altro mai inviato alla Corte dei Conti, mai votato e discusso dal Consiglio Comunale e mai attuato per riconoscimento stesso del vecchio amministratore Licata e dello stesso Tedeschi (dove sono finiti i 500.000 euro per comprare gli autobus…).

A partire da una situazione così gravemente compromessa, senza discostarsi dai pareri tecnico-contabili, non c’è altra scelta che proporre la revisione e l’aggiornamento del vecchio Piano 2018 – 2023 quale ultimo estremo tentativo per il salvataggio a dimostrazione della volontà e dell’impegno dell’Amministrazione Comunale per evitare la liquidazione dell’azienda. L’attuale Amministrazione ha cambiato passo rispetto al passato sia  nominando un Amministratore Unico capace (che, nonostante le mille difficoltà ed il COVID, è riuscito a mantenere i servizi ed, anzi, ad implementarli), sia rendendo concreta la strada che possa portare all’ingresso di un socio privato dentro il C.I.T.

La giunta Cabella procederà, pertanto, con ogni azione e sforzo possibili all’interno del quadro normativo di riferimento, sostenendo la necessità di una correzione degli errori contenuti nel Piano originario, le quali previsioni dovranno essere basate su rigorosi e prudenziali criteri economico-aziendali e sull’effettivo assetto del settore del TPL nell’area novese”.