Denigra sui social il Corpo dei Vigili Urbani: denunciato, rischia reclusione da sei mesi a tre anni o almeno 516 Euro di multa
La Polizia Locale ha deferito all’Autorità giudiziaria per il reato di diffamazione aggravata con il mezzo della pubblicità un quarantaseienne residente in città.
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Il fatto risale al 10 settembre scorso, giorno in cui, a seguito di una sanzione al codice della strada elevatagli la notte precedente da una pattuglia della Polizia Locale, l’uomo ha pubblicato sulla pagina di un noto social network, molto seguita localmente, un commento denigratorio diretto al Corpo della Polizia Locale.
La pubblicazione del post aveva suscitato parecchi commenti di disapprovazione all’indirizzo dell’autore, dopodiché il post era stato cancellato, ma non in tempo utile per evitarne l’acquisizione da parte dell’ufficio di polizia giudiziaria della Polizia Locale.
Grazie alla foto del verbale allegata al post, è stato possibile risalire celermente alla sua identità e alla successiva convocazione negli uffici per la formalizzazione degli atti a suo carico.
Recita il terzo comma dell’art. 595 del codice penale (diffamazione aggravata) che si ritiene applicabile in questi casi: “Se l’offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, ovvero in atto pubblico, la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a cinquecentosedici euro.”
Attenti a quello che scrivete sui social!