19 settembre: una data importante per l’Azienda vinicola Valle Erro
CARTOSIO – Il 19 settembre è una data importante per l’Azienda vinicola Valle Erro. Una ditta che nasce nel 1961 per opera di Lorenzo Malfatti (Renzo per gli amici) che corona il suo sogno trasformando il podere di famiglia in una piccola realtà imprenditoriale ma, cosa ancora più importante, la sua passione in un lavoro.
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Sono i primi anni ’60 e il boom economico e il conseguente ottimismo dà il coraggio a giovani come Lorenzo (29 anni all’epoca) di puntare sulla propria terra e i suoi prodotti. Aiutato dai suoi genitori (e in seguito da sua moglie Gabriella) intraprende questo viaggio che prosegue ancora oggi nel lavoro dei suoi figli Marco e Roberto e dei suoi nipoti Lorenzo, Matteo, Anna e Michele.
Dal 1961 ad oggi molte cose sono cambiate e ad oggi i più moderni macchinari uniti alle più antiche tradizioni permettono all’azienda cartosiana di offrire al consumatore una vasta gamma di Vini come il Barbera superiore e Barbera Barrique ma, soprattutto, il Dolcetto d’Acqui superiore 19 Settembre, in onore proprio di Renzo nato in questa data 88 anni fa. Questo nome è un onere molto importante e che deve rappresentare un vino di estrema qualità, onere che ci impegnamo a mantenere attraverso la selezione delle migliori uve nostrane e una lavorazione attentamente seguita dal grappolo all’imbottigliamento.
In questi giorni l’azienda è impegna per la vendemmia delle uve.
“Questa vendemmia – commenta Marco Malfatti – è particolare come l’anno che stiamo vivendo. I quantitativi d’uva si presentano a macchia di leopardo per la grandine con alcuni vigneti che non ne hanno risentito e con altri molto colpiti. Una nota positiva è, però, la qualità delle uve che quest’anno è superiore alla media degli scorsi. Questo settembre ad oggi ci ha regalato giorni caldi e soleggiati più inoltrati del solito nella stagione che hanno favorito la maturazione delle uve rosse e in particolare il Dolcetto e il Barbera stanno raggiungendo delle gradazioni zuccherine molto interessanti. I vini rossi 2020 avranno un’ottima struttura e una buonissima gradazione. Per quanto riguarda il mercato nonostante l’epidemia la nostra cantina non ha avuto crolli delle vendite. Gli italiani in questo lockdown hanno riscoperto l’abitudine di una buona bottiglia di vino a tavola ad accompagnare il pasto ed infatti le vendite al dettaglio dei piccoli negozi alimentari hanno in parte compensato l’enorme vuoto di richiesta della ristorazione”.
Per approfondire questa storia di uomini, donne e tradizioni si può andare a trovare la famiglia Malfatti in cantina per visite guidate e degustazioni.