Il Santuario di Crea, meta del viandante in cerca del Divino

Il Santuario della Madonna di Crea è uno dei tanti Luoghi del Sacro capace di animare la propria straordinaria bellezza architettonica con Opere d’Arte preservate attraverso i Secoli. L’ideale cammino di ogni Viandante alla ricerca del Divino.

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di Antonino Freni

Madre Natura crea e Crea la preserva sotto la continua Benedizione della Madonnina. I Creativi o meglio i “Creatini” del luogo si contraddistinguono da altre fortunate e rinomate cittadinanze  grazie – ormai – alla gloriosa e illustre Storia che hanno saputo scrivere o meglio dipingere nella splendida cornice del Santuario benedicente nell’intero Monte e Valle. La straordinaria capacità artistica dei grandi Geni della Pittura, della Scultura che in passato ed ancor nel presente prestarono e prestano con  la loro ammirevole e meravigliosa opera  di costruzione e di restauro all’occorenza ed ogni altra cura hanno mantenuto in perfetto ordine l’eccellenza di Crea.   Le antiche  mura ricevono la massima attenzione. Con questa “Eco di viaggio” ai piedi del Santuario – indegnamente ‘sub-autorale’ rispetto alla quintessenza dei precedenti ed attuali narratori – si è cercato di onorare la  Santità del Complesso monumentale dedicato alla Madonna. Il Santuario si  presenta con la fruibile funzionalità tra Abbazia, Castello, Ostello. Luogo di Spiritualità e misticismo nella sua interezza  situato  sulla vetta del Monte nell’omonimo Colle alto circa 500 metri. Il “Manufatto” artefatto con genuina carica   ‘sapien-talmente’ religiosa mostra sin dai ‘Piedi-Mont’  curva su curva e dopo curva ancora il ‘palco’ e il Parco dell’Oasi della Cappella della Madonna  venerata e pregata quotidianamente da Pellegrini, Escursionisti e Curiosi a vario titolo.  Un formidabile interessante  contesto turistico. La millenaria struttura non a caso prima di essere raggiunta mostra  un paesino come “Madonnina’ che riesce a richiamare e farci presagire  già in itinere l’incontro con la Nostra Signora di Crea. Il meraviglioso Tempio  si presta alla Meditazione e alla Preghiera. Non è stato difficile notare  durante una occasionale Visita escursionisti che provenivano dall’entroterra torinese, cuneese, alessandrino e vercellese. A piccoli gruppi con lo zaino in spalla,  il ‘bastone Indice’ del Viandante e per nulla stanchi e affaticati;  tutt’altro fieri e decisi di aver percorso tanta strada pure  a piedi col raggiungere un luogo di Fede nel suo insieme tipico e caratteristico dei grandi Conventi in stile francescano. Gli ultimi ‘avventori’ o meglio avventurosi Pellegrini incontrati provenivano – guarda caso – dalla fatal Superga in ordine sparso ma compatti dopo tre giorni di ‘peregrinazioni’:  raggianti e felici ‘inchiodavano’ la loro strumentazione dirigendosi con passo spedito verso la Cappella e nell’immediato  nel provvidenziale bar “Caffè di Crea” per l’inevitabile e indispensabile  colazione per ritemprarsi e  darsi ulteriore carica di energia dopo notevoli sforzi sicuramente compensati dalla Pia Devozione.  Certamente seguirà la visita al ristorante situato nella Piazza al numero 1 di Serralunga di Crea: un prelibato pasto verrà servito con classe ed eleganza. Due camerieri, una ragazza e un ragazzo svolgono con esemplare applicazione lavorativa il loro compito con la massima discrezione; un’assoluta pulizia regna sovrana.  La successiva visita alla riccca “Cantinetta” per acquistare il classico “Grignò del Beccaria” il grignolino del Monferrato casalese o il ” Cinque Quinti” Bricco San Pietro di Olivola – anche se astemi – il profumato vitigno  per un prezioso ‘presente’ in dono agli amici. Una raffinata “Regalia”. La vegetazione che si mostra rasente alla vista rammenta la classica Valle dei Templi e se non proprio così almeno in gran parte ragguaglierebbe ‘coniungendo’ la stratosferica bellezza della vivida vegetazione naturalistica che ‘alligna’  – nel senso migliore del termine – le  Chiese d’Assisi. Querce, Olmeti e Castagneti e il fatidico ‘biancospino’ e lo sparso  ginepro ammantano ogni angolo del  riposante Sentiero che induce ad una interiore meditazione stante la fragrànza dei profumi che emana un luogo del tutto non contaminato e ben curato dall’Ente Parchi dei Luoghi che circondano il Santuario di Crea. Percorrere  il sentiero circolare che cinge il Santuario infonde nei Cuori Estasi e < Stato di Grazia> concomitanti con l’aver assistito alla improvvisata e celebrata Santa Messa  da “Fratel Giorgio” Sacerdote in visita anch’esso con una sparuta pattuglia di una Confraternità San Rocchese del sobborgo Ceriolino. Numerosi tavolini e sedie rivestono La Via del Sacro Monte: tutta la ‘camminata’ ove è facile sedersi comodi su panchine in legno e consumare un pasto anche freddo qualora non si volesse andare nel fornitissimo ristorante – vegan e vegetariano oltre i  classici piatti – che abbacina sulla piazzola. Un bar è stato approntato nelle immediate vicinanze e un caratteristico negozietto  espone Libri, Immagini con foto e relativa  oggettisca sacra che rispecchia e riflette la ricercata ‘cesellatura’ del Santuario e le Meraviglie che lo  completano. All’interno della Chiesa colonne mattonate in arenaria ‘simil-gres’ e  lignei Capitelli intarsiate mostrano la particolare bellezza ottenuta tramite il ‘certosino’ Lavorio dei Fondatori e Costruttori che si sono succeduti attraverso decine di secoli. Su quelle Pietre costruirono le nostre Chiese – Pietra dopo Pietra – dopo Pietro: seguendo il primordiale Consiglio di Nostro Signore emularono la prima  Costruzione della Nostra Casa Madre. Non si percorrono chilometri e chilometri in lungo e in largo se non si è almeno minimamente predisposti a santificare con la presenza il proprio stato d’animo e rinforzare lo stato di grazia che i più accorti cercano di raggiungere con trepidazione e puro convincimento, pur se in gran parte si è già intrinsicamente e intimamente convinti e ‘rappresi’. Ogni parola viene misurata e trasmessa con serena armonia con eloquio confacente intriso di garbo ed eleganza. Ogni gesto è composto e lieve. Un vero e proprio connaturato ‘Impegno Ontologico’. Qualcosa di estremamente ‘referenziale’. Vengono messe da parte in quei momenti i problemi della stretta quotidianità; la cortesia regna sovrana in ogni manifestazione. Non esiste gerarchica superiorità tra gli astanti, la ricorrente circostanza rende tutti uguali ed animati di buoni propositi nei rapporti umani.

Adesso qualcosa ‘fuori tema’ non guasta – tanto per restare senza troppo allontanarsi dalla nuda e cruda Realtà. – Come (sempre) cronisti che narrano e rammentano i momenti dolenti del nostro Presente, per nulla rosei e celestiali -. Sopra un vero e proprio  “Bagno” di Tenerezza che attraversa gli < Uomini e le Donne di Buona Volontà >.

 Di ‘Negrito Blanco‘: “I princìpi attivi entrano in funzione quando i Prìncipi espletano le loro Funzioni nella più onorevole e degna forma di ‘Governance’ compartecipativa e democratica e fattivamente non ‘controproducente’ per l’intera Comunità non solo a vantaggio degli Eletti. In altre maniere:  con parole povere sfiorirebbero le Primavere: ogni stagione diverrebbe l’una  uguale all’altra, senza la necessaria ‘Biodiversità’ non si riuscirebbe più a cogliere le odorose sfumature che colorano l’Esistenza”.

Voltaire, ‘Sulla Tolleranza’: < Quando gli Uomini non hanno sane opinioni della Divinità, vi suppliscono le idee false così come nei tempi calamitosi si traffica con moneta cattiva, in mancanza di quella buona >.

In conclusione: “Quando gli Spiriti grazie al Rinascimento delle Lettere, cominciarono a illuminarsi, la deplorazione degli abusi fu generale, Tutti ammisero – con commiserazione e non miserevolmente –  che codesta deplorazione fosse legittima”.

Nei Luoghi sacri della Meditazione e della Fratellanza vige Amore con intorno uno speciale corollario di Armonia, Quiete e Beatitudine.

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Voltaire un ‘preveggente’ vista l’attualità pandemica del momento. Alla Santa Messa man mano si univano giovanissime coppie di sposi con due tre bambini assolutamenti composti e fervorosi pur nel loro compassato silenzio. Il rispetto dei Luoghi è stato garantito con la massima educazione anche dai piccoli Pargoli che si apprestarono con piacere  ad accendere diversi ceri alla Madonna.

A questo punto, una contraria ‘preterizione’ avversativa:  < Con i Classici del Pensiero Libero – Libri che hanno cambiato il Mondo >.