Domani 24.10 alle 16,30 in Piazza Marconi ad Alessandria manifestazione contro la legge sull’omotransfobia

Domani pomeriggio 24.10 alle 16,30 in Piazza Marconi si terrà la manifestazione “#restiamoliberi” contro la proposta di legge sull’omotransfobia.
Abbiamo chiesto a Emanuele Locci, che sarà presente all’evento, di spiegarcene il significato, silenziato dalle testate giornaliostiche locali e nazionali.

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“Domani parteciperò nella mia città a questa manifestazione di dissenso rispetto alla proposta di legge Zan organizzata dal comitato #RestiamoLiberi.
Gli organi di informazione locale non ne hanno parlato mentre la scorsa settimana molto spazio fu dato alla manifestazione a sostegno della stessa proposta di legge.
Questo fa capire quanto l’informazione sia a senso unico, quanto stia prendendo piede una cultura orwelliana della conformità delle opinioni ad un punto di vista univoco piuttosto che alla dialettica tra posizioni differenti.
Nel momento in cui ho deciso di accogliere l’invito ed aderire, esercitando un diritto che il nostro ordinamento giuridico per ora tutela, so che mi esporrò all’intolleranza ed alla violenza di coloro i quali in nome della tolleranza vorrebbero che tutti la pensassero come loro.
Questa proposta di legge è proprio frutto di questa cultura dell’intolleranza in quanto si vuole limitare per legge la libertà di espressione di coloro che hanno opinioni contrarie su temi quali le adozioni alle coppie omosessuali o l’utero in affitto. Si vuole censurare convincimenti personali, morali e religiosi su temi etici trasformando in reati opinioni diffuse nella nostra cultura.
Questa legge assegnerebbe inoltre al giudice anche l’uso di mezzi invasivi come le intercettazioni e le misure cautelari, come si usa per i reati di mafia, pur di accertare opinioni “omotransfobiche”. Con la scusa di combattere le discriminazioni si vuole arrivare a discriminare chi ha opinioni diverse, limitare la libertà di espressione, violare la privacy e introdurre pene accessorie particolarmente punitive come il ritiro della patente o del passaporto ed il divieto a partecipare ad attività elettorali. È in gioco la libertà, diritto costituzionalmente sancito, non è permesso girare la testa dall’altra parte.
Per questo parteciperò alla manifestazione di domani.”