il Parlamento Europeo, con una Risoluzione condanna la pratica degli stage, dei tirocini e degli apprendistati non retribuiti
Con l’ottimo risultato di 574 voti a favore, 77 contrari, 43 astenuti è stata approvata dal Parlamento europeo la proposta “Risoluzione del Parlamento europeo sulla garanzia per i giovani”, con cui l’organo legislativo dell’Unione Europea condanna in modo esplicito la perversa “pratica degli stage, dei tirocini e degli apprendistati non retribuiti», specificando altresì che la gratuità «costituisce una forma di sfruttamento del lavoro dei giovani e una violazione dei loro diritti».
La Risoluzione del Parlamento purtroppo è un atto “non vincolante”, pur avendo grande rilevanza, come è egualmente di grande rilievo questa inedita condanna allo sfruttamento intellettuale e non solo, espresso ufficialmente come posizione atta a mettere al bando i tirocini non remunerati (vera e propria “presa in giro”, vergognosa).
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Non è stata impresa facile quella dell’approvazione, perché sino all’ultimo momento uno dei sette emendamenti proposti, se approvato, avrebbe in buona sostanza reso debole il testo con la frase, molto blanda “esorta gli Stati membri a garantire una remunerazione adeguata per gli stage, i tirocini e gli apprendistati al di fuori dei programmi di studio ufficiali, in modo da evitare ostacoli fattuali per i giovani provenienti da gruppi vulnerabili e da contesti socioeconomici modesti” in sostituzione della più opportuna “condanna la pratica degli stage, dei tirocini e degli apprendistati non retribuiti, che costituisce una forma di sfruttamento del lavoro dei giovani e una violazione dei loro diritti»
Ora, in buona sostanza, il paragrafo 11 della Risoluzione recita che il Parlamento chiede che “siano delineati criteri e norme di qualità chiari e vincolanti per le offerte all’interno di un quadro di qualità”, per mettere fine ai tirocini di basso profilo; quindi, l’auspicio è che la risoluzione non resti solo una affermazione di principio.