Presentato alla “Conferenza regionale sulla sicurezza integrata” il piano della Regione Piemonte
TORINO – Un piano triennale per fare in modo che il Piemonte diventi una Regione “a forma di sicurezza”. Sono queste le intenzioni dichiarate, con tanto di interventi calendarizzati in un cronoprogramma serrato e chiaro, presentate questa mattina alla “Conferenza regionale sulla sicurezza integrata”. Analisi dei dati relativi ai crimini per studiare azioni mirate contro la delinquenza, creazione di una rete di videosorveglianza che comprenda un aggiornamento delle telecamere già presenti, una messa a rete delle nuove, la presenza di “bodycam” per gli agenti e l’arrivo di sistemi di sorveglianza video anche sui taxi, mezzi Ncc e Tpl delle grandi città (e poi di tutto il Piemonte), uno studio e una promozione di una “architettura della sicurezza”, cioè un’attenzione al recupero delle aree abbandonate che portano degrado e al rispetto di certi canoni edilizi che attraverso lo studio dell’illuminazione e della geografia dei territori aiutino a prevenire il crimine. Oltre a questo, formazione. Sia per gli agenti della Polizia Locale, chiamati ad aggiornarsi in una vera e propria accademia della sicurezza, sia per i cittadini, che potranno dare il loro contributo sul territorio grazie a una attenzione particolare al “controllo del vicinato”.
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“Per il Piemonte abbiamo pensato a un piano serrato che traduca il concetto di ‘sicurezza’ in qualcosa di concreto e vivo. Attraverso la formazione del personale, dandogli in dotazione strumenti tecnologici all’avanguardia ma anche ricorrendo, per la prima volta, a un piano di studio del fenomeno criminale, dei dati che lo caratterizzano e lo anticipano e delle ricerche che propongono strade all’avanguardia per combatterlo, siamo intenzionati a dare una svolta radicale all’approccio sul tema – afferma l’assessore regionale alla Sicurezza Fabrizio Ricca -. Il desiderio di sicurezza dei cittadini, la loro richiesta di non aver paura di uscire di casa la sera, di fare una passeggiata al parco è sempre più presente. E’ uno nostro dovere dare risposte che siano all’altezza delle loro richieste”.
La Conferenza regionale sulla sicurezza integrata che si è tenuta questa mattina è composta oltre che dal Presidente regionale e dall’Assessore delegato per materia, dai Presidenti delle province, dai sindaci dei comuni capoluogo di provincia, accompagnati dai loro comandanti dei corpi di Polizia locale, dal presidente dell’assemblea dei presidenti di circoscrizione delle città capoluogo, nonché dai rappresentanti delle Associazioni delle Autonomie locali. Alla Conferenza sono invitate le autorità provinciali di pubblica sicurezza, i Prefetti e i Questori dei capoluoghi, il comandante regionale ed i comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
Questi i punti principali presentati:
Emergenza COVID- 19, misure urgenti a favore della Polizia locale del Piemonte
Assegnazione di contributi regionali straordinari a favore degli operatori di Polizia locale impegnati nei servizi diretti a fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Con tale determinazione dirigenziale si è provveduto ad impegnare a favore di tutti i comuni del Piemonte una somma destinata al pagamento degli straordinari effettuati dagli operatori di Polizia locale per fronteggiare l’emergenza COVID-19 o per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale. La ripartizione della somma disponibile è stata effettuata avendo come riferimento la popolazione residente nei comuni riferita all’anno 2019.
Le somme saranno liquidate ad avvenuta rendicontazione.
Progetto sperimentale finalizzato ad elevare i livelli di sicurezza dei titolari di licenze taxi e dei loro clienti e di supporto nella ricostruzione dei sinistri.
Si ritiene opportuno avviare un progetto sperimentale finalizzato al contenimento delle aggressioni subite dai conducenti di taxi, in particolar modo nelle grandi città.
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Si prevede di dottare e pubblicare specifico avviso per manifestazione di interesse all’assegnazione di un contributo, destinato ai titolari di licenza taxi per l’acquisto e l’installazione di strumentazione idonea alla registrazione di dati di evento, da posizionare all’interno dell’abitacolo del veicolo.
A seguito della verifica dei risultati ottenuti, attestata da apposita relazione tecnica, ed a condizione di apposita disponibilità di ulteriori risorse, a partire dall’anno 2021 il progetto di supporto potrà essere esteso a tutto il territorio piemontese.
Sistemi di sicurezza
Aggiornamento professionale integrato per gli operatori delle Polizie Locali, delle Forze Statali di Polizia, e di altre professionalità, in particolare in materia di prevenzione dei fenomeni di devianza sociale o nel campo della mediazione inter-culturale.
Interconnessione delle sale operative della Polizia locale e delle Forze statali di Polizia
Il perfezionamento di questa prospettiva richiederà un adeguamento delle infrastrutture comunicative sia delle Forze statali di polizia, che delle Polizie locali dei Comuni che via via saranno interessate al progetto da portare a compimento secondo standard tecnologici avanzati e comuni.
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Uso comune dei sistemi di controllo tecnologico del territorio
Nell’ambito del potenziamento di strumenti tecnologici idonei a monitorare le zone maggiormente a rischio, l’Amministrazione regionale si impegna a promuovere progetti di controllo elettronico del territorio in ambito locale, che attengano a nuove installazioni o al potenziamento di quelle già operative sul territorio, previo monitoraggio qualitativo e quantitativo, degli impianti esistenti.
Specifiche progettualità avranno come fine l’implementazione dei sistemi di videosorveglianza “dinamici”, quali quelli che consentono la tracciabilità delle targhe ovvero l’implementazione delle connessioni dei sistemi locali di lettura delle targhe dei veicoli con la banca dati nazionale del Sistema di Controllo Nazionale Targhe e Transiti (S.C.N.T.T.).
Condivisione dei dati sull’andamento della criminalità e sistematizzazione informativa tra Polizia locale e Forze statali di Polizia presenti sul territorio
Al fine di dare piena operatività a tale iniziativa dovranno essere siglati appositi accordi tra la Regione Piemonte e le Prefetture del Piemonte per predefinire le modalità di collaborazione e gli impegni assunti reciprocamente tra i vari soggetti firmatari per la realizzazione di tale obiettivo.
Sulla base di tali intese le autorità competenti si impegneranno a fornire i dati sull’andamento della delittuosità – elaborati in forma anonima – con cadenze periodiche.
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I Prefetti delle altre province forniranno, analogamente, ai Sindaci dei Comuni i dati in forma statistica sull’andamento della delittuosità con cadenze periodiche.
La lettura statistica dell’andamento dei reati con le nuove funzionalità consentirà di favorire un impiego mirato del personale delle forze di polizia impegnato nell’azione di prevenzione e di carattere investigativo.
Al fine di ampliare gli strumenti di analisi, saranno avviati progetti volti a realizzare sistemi informativi capaci di fornire una visione geo referenziata dell’andamento dei reati di criminalità diffusa e predatoria su scale territoriali anche circoscritte.
La condivisione dell’analisi dei dati statistici sui fenomeni criminali con le amministrazioni comunali favorirà lo sviluppo di nuove strategie di comunicazione, in grado di contenere quegli allarmi derivanti anche dai media sui quali può fondarsi una percezione distorta delle condizioni della sicurezza da parte della popolazione.
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Interventi di inclusione sociale
Controllo di vicinato
Il “Controllo del Vicinato” è strumento di prevenzione della criminalità, che presuppone la partecipazione attiva dei cittadini residenti in una determinata zona e la collaborazione di questi ultimi con le Forze di polizia statali e locali. Fare “Controllo del Vicinato” significa promuovere la sicurezza urbana attraverso la solidarietà tra i cittadini, allo scopo di ridurre il verificarsi di reati contro la proprietà e le persone. Fondamentale per la buona riuscita degli scopi del “Controllo del Vicinato” è il ruolo del “Coordinatore” che è l’anello di congiunzione tra il “Gruppo” e le Forze di Polizia.
Previsione di supporto formativo indirizzato ai coordinatori al fine di uniformare a livello regionale l’attività di intermediazione tra le forze di Polizia ed i cittadini residenti delle diverse zone del territorio piemontese
Sviluppo di progetti di prevenzione ambientale e rigenerazione urbana volti a favorire condizioni di maggiore sicurezza degli spazi pubblici
Nell’ambito degli interventi di pianificazione urbanistica e rigenerazione degli spazi pubblici potranno essere valorizzati i criteri di sicurezza urbana, così come definiti dal Rapporto Tecnico TC 14383-2 “Prevenzione della criminalità attraverso la progettazione urbana”, approvato dal Comitato Europeo di Standardizzazione relativo ai principi e linee guida operative di prevenzione della criminalità e del disordine attraverso la progettazione degli edifici e la progettazione urbana, anche recuperando precedenti esperienze maturate attraverso l‘organizzazione di convegni sul tema organizzati con il Politecnico di Milano.
Possono costituire interventi finalizzati in tal senso le sistemazioni di particolari vuoti urbani (piazze, viali, parchi, aree dismesse ecc.), come anche certi edifici, lo studio di una particolare illuminazione, della segnaletica, dell’arredo urbano, della mobilità intesa anche come un sistema di percorsi sicuri, compreso l’abbattimento delle barriere architettoniche, con particolare attenzione sulla linearità delle visuali, sulla forma e struttura degli spazi, dei percorsi stessi, della vegetazione.