Dal Piemonte un aiuto a chi è in difficoltà con l’affitto
Il provvedimento, nella nostra provincia, interessa i Comuni di Acqui Terme, Alessandria, Casale Monferrato, Novi Ligure e Tortona.
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“I 46 Comuni piemontesi ad alto disagio abitativo che hanno attivato uno sportello del Fondo inquilini morosi incolpevoli sono autorizzati a destinare le somme non utilizzate dei riparti 2014-2018 a favore di coloro che, a causa delle difficoltà incontrate nella prima fase critica dell’emergenza sanitaria, non sono in grado di far fronte al pagamento del canone di locazione”: è quanto annuncia l’assessore alle Politiche della Casa, Chiara Caucino, comunicando i contenuti di una delibera approvata su sua proposta dalla Giunta regionale.
Il settore Welfare abitativo aveva indirizzato ad inizio novembre una richiesta alla direzione generale del Ministero preposta alla gestione della condizione abitativa per sapere se la possibilità di utilizzare le eventuali economie, opzione prevista solo per il 2020, potesse essere estesa anche alle annualità precedenti. riscontrando un orientamento positivo.
I criteri sono quelli individuati dal decreto interministeriale del 23 giugno 2020. “La platea dei beneficiari – ricorda Caucino – comprende coloro che, pur non essendo destinatari di provvedimenti esclusivi di sfratto, possono presentare un’autocertificazione che attesti la perdita di reddito superiore al 30% nel periodo marzo-maggio 2020 rispetto all’anno precedente e la mancanza di liquidità sufficiente per il pagamento del canone di locazione e/o degli oneri accessori. Inoltre, il richiedente deve essere titolare di contratto, anche se registrato in modo tardivo e deve risiedere nell’alloggio da almeno un anno”. Sono esclusi dal beneficio gli immobili di categoria A1, A8 e A9. La verifica e il controllo dell’intervento avverranno tramite l’applicativo informatico EPICO, disponibile online su Sistema Piemonte.
“Ritengo che si tratti di una misura doverosa – conclude l’assessore Caucino – a sostegno di quei cittadini piemontesi che, a causa della pandemia, hanno visto accrescersi le difficoltà economiche e non possono far fronte al pagamento degli affitti. Garantire adeguate risposte e soluzioni che mitighino la grave situazione contingente rientra all’interno di quelle politiche di welfare che sono richieste dall’aggravamento della crisi sociale, che le Istituzioni debbono essere in grado di affrontare con strumenti idonei ed efficaci”.
Per chi fosse interessato a ricevere maggiori informazioni, è possibile rivolgersi al proprio comune di residenza.