Nelle RSA del tortonese tornano gli abbracci

TORTONA – Le “stanze degli abbracci“ sono diventate una realtà comune in molte residenze per anziani non autosufficienti del territorio e anche le R.s.a. “G. Bossi” di Pontecurone e di Castelnuovo Scrivia, gestite dal Cisa di Tortona tramite la Cooperativa Anteo di Biella, le hanno inaugurate mercoledì 23 dicembre. Il progetto è stato realizzato a tempo di record grazie al finanziamento ottenuto dall’Associazione “Uccio Camagna”, sempre disponibile a collaborare con il Consorzio per i cittadini del territorio tortonese, come ha ricordato il presidente del Cisa, Riccardo Parlati.

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Una iniziativa resa possibile grazie al fatto che le due residenze per anziani sono state e rimangono tutt’ora, “Covid free”. Alla realizzazione del progetto hanno partecipato, insieme al direttore delle strutture, l’architetto Pier Giorgio Magrassi e Ugo Pezzuolo di Tortona, che hanno messo a disposizione il loro tempo e la loro professionalità credendo, fin da subito, nell’importanza della proposta. “Il pensiero che nelle festività natalizie gli anziani delle due strutture potessero non solo vedere ma anche abbracciare i propri parenti, dopo mesi di isolamento, è quello che ci ha spinti, in una corsa contro il tempo,  a non arrenderci, convinti che il lavoro di squadra divide i compiti e moltiplica i successi” ha affermato il direttore del Cisa, Maria Teresa Zambosco.

“È il regalo più prezioso che potevate farci” hanno detto i familiari di alcuni ospiti delle strutture di Pontecurone e Castelnuovo Scrivia.

E proprio i sorrisi e la gioia negli occhi degli anziani sono i doni più belli che possano ricevere gli operatori socio sanitari delle R.s.a che da febbraio, instancabilmente, sono in prima linea ad affrontare l’emergenza sanitaria; a loro va il sentito ringraziamento da parte del Cisa.

Il contatto tra i famigliari e i degenti è tornato anche al Centro Mater Dei di Tortona. Ieri, infatti, è stata inaugurata la stanza degli abbracci. All’inaugurazione erano presenti il sindaco della Città Federico Chiodi, il capitano dei Carabinieri Domenico Lavigna che insieme all’equipe di gestione del Centro si è dato così avvio dopo lunghi mesi alla possibilità di riabbracciarsi tra parenti ed ospiti.

Vogliamo innanzitutto ringraziare coloro che hanno contribuito alla realizzazione – ha commentato Fabio Mogni che ha seguito il progetto – compiendo un passo molto importante soprattutto in questo periodo di Natale dove vedere in questi giorni ospiti e parenti poter riavere tra loro un contatto è sicuramente un gesto straordinario.