De Bonis (MAIE): “De Falco comprenda che fare politica non è come giocare alla battaglia navale”

ROMA – “Succede che tra Parlamentari ci si confronti sui temi politici, sui programmi e sull’attualità. Esattamente come in questi giorni è attuale il tema del Governo. Conte resta? Conte cade? Cosa possiamo fare per salvare il salvabile in tempi di pandemia e crisi economica? Non vedo nulla di male ad interloquire su questi temi, così come non vedo nulla di male che sia stato De Falco a contattarmi (e non il contrario) per discutere di politica e di programmi”. Lo dichiara in una nota pubblicata su Facebook il Sen. Saverio De Bonis, del gruppo MAIE – Movimento Associativo Italiani all’Estero a Palazzo Madama.

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Ho ricevuto giovedì scorso – prosegue De Bonis – due chiamate da De Falco. Una alle 13:01, alla quale non ho risposto perché a pranzo; ma l’ho richiamato alle 15:33. L’altra alle 17:01, alla quale non ho risposto perché stavo guidando; ma l’ho richiamato alle 17:33. Così, spinto da fiducia ed affidandomi alla colleganza, mi sono aperto con l’amico Gregorio De Falco ed ho esposto i miei punti di vista che sono comunque pubblici (basta vedere la mia pagina Facebook). Tuttavia, quella che doveva essere una chiacchierata tra colleghi parlamentari è diventata una notizia di stampa. Mio malgrado mi sono ritrovato sui giornali e ho dovuto anche leggere di “aver ribaltato la frittata” (Libero)”.

De Falco deve comprendere che fare politica non è come giocare alla battaglia navale e nemmeno come giocare agli scout indiani. Vorrei ricordare all’amico De Falco che io non lo sono: “gli scout indiani furono gli occhi e le orecchie di reparti di soldati altrimenti ciechi e sordi, alle prese con territori vastissimi e sconosciuti dei quali i loro nemici, al contrario, conoscevano perfettamente ogni palmo”. Personalmente sono stato eletto con la maggioranza e dopo il passaggio al misto la mia è stata sempre una posizione costruttiva e aperta al dialogo, anche quando alcune scelte del governo mi hanno visto critico. Come De Falco ben sa, la nostra unica lobby è quella del popolo. Mi spiace che con il suo ingresso in +Europa e Azione sia passato a servire altre lobby, finanziarie o industriali, probabilmente con ingenuità e buona fede. Scopro con stupore che De Falco preferirebbe un Governo Draghi a quello Conte. Io? Personalmente ricordo ancora i provvedimenti di austerità del Governo tecnico di Monti: per questo, tra un Governo Conte (deciso da una maggioranza espressa dagli italiani) ed un Governo tecnico Draghi preferisco il primo, altrimenti, meglio tornare alle urne. Sono rammaricato. Ma ci sta… in politica – conclude il Senatore del gruppo MAIE – i colpi bassi vanno sempre messi in conto”.