Lettera di un poliziotto in risposta alle dichiarazioni di Gianna Nannini
Ha suscitato grandi polemiche il videoclip di Gianna Nannini ” L’aria sta finendo” in cui i poliziotti sono rappresentati con le teste di maiale.
Giuseppe Bianchini, consigliere comunale capogruppo di Siamo Alessandria e, soprattutto, una vita onorata al servizio delle istituzioni, ci ha inviato alcune considerazioni sulla veramente poco onorabile vicenda:
“Cara Gianna, ho dedicato la mia gioventù, ho perso ferie, nottate, matrimoni di amici e funerali dei miei cari, domeniche, ferragosti, perso gente che amavo, rischiato tutto per quattro soldi di uno stipendio che mai bastava, fatto straordinari per pochi luridi spicci facendo carte che manco il miglior avvocato avendo solo un misero diploma, ho raschiato il fondo, ho pianto, ho gioito insieme ai miei fratelli, si quelli che indossano i miei stessi colori, mentre quelli come te col pugno chiuso a sinistra ed il portafogli a destra mi tiravano sampietrini , mi insultavano , spesso minacciandomi di morte.
Ho messo a repentaglio la mia vita per salvare quella di uno sconosciuto, ho provato a portare conforto a persone bisognose mentre il mio cuore e la mia anima dentro piangevano e sarei voluto scappare sulla luna per evitare di soffrire il dolore di un altro.
Mentre tutti scappavano spaventati, col cuore in gola, io correvo nella direzione opposta.
Se ho sbagliato mi sono scusato con umiltà.
Sempre perdonando chi sbagliava nei miei confronti.
Mi sono preso sulle spalle responsabilità troppo grandi che non mi spettavano perché era giusto così, solo per aiutare un altro mettendomi nei suoi panni.
Ho passato notti insonni lasciando insicuri i miei cari solo per salvaguardare la sicurezza altrui.
Passato giorni, settimane lontano dai miei affetti perché per la società era necessario, senza fiatare, senza lamentarmi.
Cara Gianna, grazie di cuore per avermi dipinto come un maiale, un maiale che pesta gente inerme.
Grazie Gianna non potevi regalare a me e ai miei fratelli un immagine migliore.
Cara Gianna un vecchio adagio dice che sul cadavere dei Leoni festeggiano i cani, ma i Leoni restano Leoni e i cani restano cani.
Tutti i tuoi soldi non potranno mai comprare un centesimo della nostra dignità.
Il tempo sarà galantuomo.”
Continua a leggere l'articolo dopo il banner