Elezioni sicure in tempi di pandemia? Possibili, anzi possibilissime in Catalogna

Le dimissioni del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dalle quali potrebbe scaturire un ricorso alle urne, come richiesto dalle opposizioni e come paventato anche da settori dell’attuale maggioranza, propone all’attenzione di tutti un quesito: Si puo’ votare in piena pandemia, o l’occasione del voto, con l’afflusso ai seggi di centinaia di elettori, con tutto quello che ne consegue in termini di code, accessi in locali chiusi, non pone a rischio di aumentare i contagi tra elettori e addetti ai seggi elettorali?
Si’! Rispondono quanti temono le elezioni ed anche a questo argomento si appigliano per prolungare fino al limite naturale la durata della legislatura;
NO! Rispondono dalle opposizioni si può votare come dimostra il fatto che si e’ votato in Portogallo domenica scorsa e si voterà a fine marzo in Olanda.
E allora?
Cerchiamo di dare un contributo alla soluzione del quesito richiamandoci a quanto stabilito dalle competenti Autorita’ Catalane per  far votare in modo sicuro gli elettori della Catalogna che Domenica 14 Febbraio dovrebbero eleggere il Parlamento regionale. Dovrebbero, perche’ la data e’ ancora sub judice, perché il Tribunale Supremo Costituzionale deve ancora sciogliere la riserva per decidere se e’ valido o no il decreto governativo che, a motivo dell’emergenza sanitaria, avevano rinviato le elezioni dal 14 Febbraio al 30 Maggio. Teniamo presente che la Catalogna e’ una delle regioni  (Comunidad)Spagnole con la peggiore incidenza di contagi e di decessi per il Covid-19.
Vediamo allora quali sono le misure previste dall’Assessorato Regionale alla Sanita’ perche’ le operazioni di voto e di scrutinio si svolgano nella massima sicurezza per elettori e per i circa 75.000 addetti ai circa 8.000 seggi elettorali.

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Il Governo regionale che ha gia’ predisposto un manuale-guida per gli operatori nei seggi elettorali.
Fornirà ad ogni membro dei seggi elettorali, gel idroalcoolico, quattro mascherine di tipo chirurgico per sostituirle durante la giornata elettorale, una mascherina FFP2, uno schermo protettivo facciale e guanti monouso per effettuare lo spoglio; inoltre dalle 19,00 alle 20,oo dovranno indossare un equipaggiamento particolare di protezione individuale di alta sicurezza perche’ in questa fascia oraria e’ previsto che accedano ai seggi i “positivi” al Covid-19 e i loro “stretti contatti”.

Prima di iniziare la giornata agli addetti ai seggi, sara’ controllata la temperatura, che dovra’ essere non superiore a 37,5 gradi, superando questa soglia, dovranno sottoporsi urgentemente a visita medica.

Le “code” degli elettori si svolgeranno per strada, perché negli edifici ove saranno istituiti i seggi si entrera’ uno alla volta; previsto obbligo di mascherine, guanti e uso di gel idroalcolico. I locali in cui saranno ubicati i seggi saranno di maggiori dimensioni del solito  e saranno ventilati e frequentemente disinfettati. Sono previste tre fasce orarie per l’accesso ai seggi: dalle 9 alle 12 per i gruppi ritenuti “a rischio”  (anziani e affetti da particolari patologie), dalle 12 alle 19 per la maggior parte degli elettori, dalle 19 alle 20 le persone in quarantena ( “positivi”, stretti contatti e casi sospetti).

E’ ancora in dubbio (“ci si sta lavorando”, assicurano fonti ufficiali) se i componenti dei seggi e il personale di supporto saranno sottoposi  test antigenici. In ogni caso nelle disposizioni impartite nel Manuale si prevede che i componenti del seggio possano richiedere agli elettori che abbassino momentaneamente la mascherina, qualora sia necessario per una corretta identificazione, mentre i documenti di identificazione dovranno essere depositati su una mensola e non consegnati in mano al presidente del seggio. I componenti del seggio dovranno mantenere tra loro la distanza di almeno m. 1,5 .
Sono state individuate dal Ministero della Sanità’ come “gruppi a rischio”, le persone con infermità’ cardiovascolare, compresa la ipertensione, infermità polmonare cronica, , diabete, insufficienza renale cronica, immunodepressione, cancro in fase di trattamento attivo, infermità epatica cronica severa, obesità morbida, stato di gravidanza e persone in eta’ superiore ai 60 anni. Tutti li appartenenti a queste categorie dovranno entro il 30 gennaio chiedere di essere esclusi dal ruolo di componenti del seggio elettorale.  Ai componenti dei seggi elettorali e’ dovuto un compenso di 65,00 Euro; hanno diritto alle prestazioni previste dal Servizio di Sicurezza Sociale, in relazione a quanto possa occorrere durante l’espletamento delle loro funzioni e hanno diritto di assentarsi dalle prime cinque ore di lavoro il giorno successivo alle elezioni.

Consegniamo questo riassunto delle disposizioni assunte dal Governo della Catalogna alla conoscenza dei lettori, a dimostrazione che, dal punto di vista tecnico, elezioni in sicurezza sanitaria si possono svolgere anche in tempi di pandemia acuta. Se poi qualcuno vuole segnalarci come ”Commissario Straordinario alle elezioni sanitariamente sicure”, ringraziamo in anticipo (tanto peggio di Arcuri non potremmo fare!

Aldo Rovito