L’artista dell’anno 2020 è di Cascinagrossa

ALESSANDRIA – L’artista dell’anno 2020 è di Cascinagrossa ed ha 19 anni. Daniele Grillo, infatti, è stato premiato da Palermo Artexpo 2020 con il premio creatività per le sue opere di string art.

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Sono un ragazzo di 19 anni che vive a Cascinagrossa, una piccola frazione di Alessandria, – racconta Daniele Grillo –. Ho studiato per un anno al Volta per poi cambiare indirizzo e andare al Santa Chiara di Tortona dove ho preso l’attestato in 3 superiore di sala-bar con competenze da cameriere e barista. Mi sono avvicinato nel mondo alberghiero per la prima volta quando ho visto un tipo di drink chiamato “chemical cocktail”. Una volta finiti gli studi sono andato a lavorare in un ristorante-pizzeria per 3 mesi. In quel periodo feci la mia prima string art: un cuore per il compleanno di mia madre, molto grezza e semplice. Poco dopo, per motivi personali, ho dovuto abbandonare quel posto di lavoro per poi andare a lavorare al bar del centro sportivo Centogrigio ma, poco dopo, è arrivata la pandemia e mi sono ritrovato chiuso in casa come tutti noi, senza la possibilità di uscire, di conoscere, esplorare, semplicemente di vivere la vita come l’avevo sempre vissuta. Ho preso la situazione per quello che era, un’occasione. L’occasione di fare ciò che non avevo mai fatto, di provare e riuscire in cose nuove e ho deciso di riprendere in mano la mia passione conosciuta da poco, la string art, e mi sono cimentato a tempo pieno, dalla mattina presto alla sera tardi nel provare e riprovare, usare diversi materiali, provare diverse composizioni, da scritte a forme geometriche a simboli a veri e propri disegni, come quello che quest’anno mi ha dato la possibilità di vivere un premio come “artista dell’anno 2020” che attesta che insieme ad altri artisti abbiamo contribuito ad arricchire il patrimonio artistico dell’anno passato”.

Nelle sue opere Grillo cerca di fare emergere la sua personalità.

Quando creo i miei quadri non ho una regola, non ho tempo, non ho persone accanto, sono solo io, io con i miei chiodi, i miei fili e il mio progetto, in cui lavoro nel dettaglio per poi, una volta finito, osservarlo dall’alto per osservare il quadro completo e mostrarmi cosa riesco a fare, e per mostrare a chi vuole guardare, ciò che posso dare – conclude il giovane artista alessandrino –. Ciò che vorrei davvero, sarebbe mostrarmi attraverso i miei fili, perché ognuno di loro, attraverso il materiale, il colore, la direzione, l’essere da solo o sopra un’altro filo e l’essere lucente o opaco, ognuno di questi fili ha una storia dietro, un pezzo di me, un pezzo della mia storia, storia che mi piacerebbe venisse apprezzata. Il mio sogno sarebbe mostrare al mondo cosa posso fare, dare emozioni attraverso le mie “opere” e creare ogni giorno qualcosa di più particolare, grazie, imponente, e chissà, un giorno farlo di lavoro per portare nelle case delle persone i miei quadri e fare qualche mostra”.