Il tour sul territorio “Piemonte Cuore d’Europa” si è concluso oggi, sabato 20 marzo, con “Piemonte2027. Next Gen per il futuro”

TORINO – La Regione Piemonte, per la prima volta nella sua storia, ha deciso infatti di dedicare un focus particolare alla consultazione dei giovani tra i 18 e i 35 anni, che vivono in Piemonte e che saranno protagonisti della prossima programmazione europea.

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All’insegna del claim “Ripartiamo da nuove idee. Le tue” dalla Sala della Trasparenza del Palazzo di piazza Castello ha preso vita stamattina una vera e propria maratona digitale per raccogliere contributi concreti ed innovativi “a misura di giovani” da inserire nel Documento Strategico che verrà approvato dalla Regione Piemonte entro la fine di aprile: dalla digitalizzazione alla sostenibilità, dall’innovazione sociale alle professioni del domani, dal benessere alla vivibilità delle aree urbane e del territorio.

Cinque ore di brainstorming, in decine di tavoli virtuali connessi tra loro, per un unico confronto collettivo.

Pensiamo sia fondamentale consultare i giovani sui temi della prossima programmazione europea 2021-2027, le cui ricadute impatteranno direttamente sulle loro vite – spiega il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Hanno aderito in centinaia, oltre ogni nostra aspettativa e di questo siamo molto felici”.

Sono stati infatti 400 i giovani sotto i 35 anni che vivono, lavorano o studiano in Piemonte che hanno risposto all’apposita call di partecipazione attiva all’evento. Durante le cinque ore di confronto collettivo virtuale, dalle 9.30 alle 14.30, sono stati affrontati i cinque temi prioritari per il futuro: un Piemonte più digitale (Smart), più sostenibile (Ambiente), più sociale (Inclusione), più innovativo (Next Gen), più vivibile (Benessere). Ciascuna delle cinque sessioni tematiche è stata introdotta da un talk a cura di un esperto che ha ispirato la discussione e lanciato alcuni spunti di riflessione. A seguire i giovani si sono divisi in decine di gruppi di lavoro, sotto la guida di oltre 40 facilitatori/moderatori, appositamente formati, per attivare il confronto sui temi scelti. A ispirare i lavori dei tavoli Emanuela Girardi, Massimiano Tellini, Paolo Pileri, Cristina Pozzi e Christian Greco.

Tutte le idee e le proposte emerse nei vari tavoli sono state giudicate positivamente anche dai giovani partecipanti. Per Andrea Pace è stata “un’esperienza veramente bella, impegnativa come preparazione, ed una grande opportunità che ha consentito ad una fascia di popolazione spesso esclusa dai processi decisionali di confrontarsi in modo piacevole e utile con la Regione, in quanto ci teniamo molto a fare qualcosa di importante per il Piemonte”. Per Elena Rajteri “dalla giornata son emerse richieste valide interessanti, tra le quali la necessità di una formazione scolastica e culturale più incisiva e una maggiore connessione tra il territorio, in modo da rendere più partecipative le varie realtà che compongono il Piemonte”.

400 giovani che decidono di passare il loro sabato a discutere di futuro non sono una cosa da poco, è il segno che la loro generazione ha deciso di prendere in mano di persona le redini del proprio destino – afferma l’assessore alle Politiche giovanili Fabrizio Ricca -. Le complessità da affrontare per loro saranno tante, a partire da quelle legate al mondo del lavoro, un mondo in costante evoluzione. Chi meglio dei giovani, però, può trovare e indicarci i nuovi percorsi da intraprendere?

“Piemonte Cuore d’Europa” è il roadshow che la Regione ha organizzato per condividere con i rappresentanti del mondo economico, sociale e degli enti locali di tutte le province i documenti di lavoro che delineano le priorità su cui concentrare le risorse in arrivo nei prossimi anni dall’Europa: dai fondi del Recovery Plan, su cui il Piemonte ha presentato un piano del valore di 13 miliardi di euro, alla prossima programmazione dei fondi europei 2021-2027, che avrà un valore di quasi 4 miliardi di euro (circa un miliardo in più rispetto al passato).

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