Sìamo Futuro Piemonte si presenta alle elezioni di UniTo
TORINO – “Saremo la vera novità di queste elezioni, abbiamo candidato una squadra di ragazzi che intendono avere un approccio pragmatico alla rappresentanza universitaria, lontano da inutili battaglie ideologiche, focalizzato sui veri problemi degli studenti”. Così in una nota i coordinatori del movimento universitario ‘Sìamo Futuro’ Gabriele De Simone e Gian Marco Moschella, rispettivamente Coordinatore del Nord Ovest e Responsabile Piemontese del movimento, a poche ore dal silenzio elettorale presentano il programma per le elezioni studentesche dell’Università di Torino.
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“Se eletti ci batteremo in tutti gli organi per far valere i principi del buonsenso e della meritocrazia. A differenza di altri che si perdono in questioni poco utili alla vita universitaria dello studente, il nostro programma è semplice e chiaro: rientro in presenza in sicurezza con un protocollo concordato insieme alle autorità accademiche, sospensione delle more sui pagamenti tardivi per questo periodo di emergenza, ampliamento della no tax area, criteri più meritocratici per l’assegnazione delle borse di studio, sì alle Universiadi per creare nuove strutture e potenziare i servizi allo studente, tutela della privacy durante gli esami online. Nell’ultimo mese abbiamo assistito alle proteste per molti problemi sorti durante questa emergenza, vorremmo sapere però qual è stato il ruolo dei rappresentanti nelle decisioni che si sono assunte. Sul caso del software proctoring, ad esempio, noi, anziché fare molto rumore per crearsi una facile vetrina elettorale, avremmo chiesto un serio confronto con il rettorato, proponendo in caso di fallimento delle trattative l’indizione di un referendum ai sensi dell’art. 86 dello Statuto di Ateneo. Siamo invece favorevoli alle Universiadi, perché pensiamo sia una grande opportunità con molteplici benefici per il territorio, che ha già perso l’occasione di ospitare le Olimpiadi 2026, con la realizzazione di strutture che, una volta concluso l’evento, saranno riutilizzate per fornire servizi allo studente, in particolare quello abitativo che da anni presenta una carenza di 4000 posti letto, con una conseguente esclusione di studenti aventi diritto e che potranno invece in futuro beneficiare dei locali lasciati in eredità dalle Universiadi. L’affluenza registrata alle scorse elezioni è tra le più basse d’Italia, un record negativo che ha penalizzato la pluralità del dibattito politico nell’ateneo, auspichiamo che il voto online spinga tanti studenti a votare per tutelare il diritto allo studio ed eleggere studenti interessati a difenderlo”.