Raccontare il Monferrato con il cinema (i primi tre cortometraggi)
Raccontare il Monferrato con le immagini è l’origine della ricerca di idee che insieme al regista Max Chicco ho proposto Palazzo del Monferrato, che ha deciso di procedere con l’organizzazione del primo concorso per l’ideazione e la realizzazione di cortometraggi con storie e location legate al territorio. “Storie del Monferrato – Monferrato’s Short Movie Tales” ha iniziato il percorso nel giugno 2008 con la pubblicazione del bando di partecipazione. Il premio in palio è la realizzazione di tre progetti per cortometraggio, seguendo ogni fase della lavorazione dalla sceneggiatura al montaggio grazie all’apporto di professionisti di settore. Un progetto unico non soltanto per il Monferrato e Alessandria, ma direi per l’Italia perché lo scopo è quello di promuovere il territorio e nel contempo favorire lo sviluppo della produzione e della cultura cinematografica.
STORIE DEL MONFERRATO Nel corso dell’Estate rispondono al bando 25 autori (tredici maschi e sei femmine), che singolarmente o in coppia presentano 19 progetti. L’età media dei partecipanti è di 36 anni, di cui il più giovane è un maschio del 1985 mentre la più anziana è del 1947; la maggior quota di partecipazione la registra la provincia di Torino con 6 progetti, mentre 4 vengono dalla provincia di Milano, 3 dalla provincia di Vercelli, 2 dalla provincia di Roma, uno dalle province di Alessandria, Genova, Benevento e Siracusa. La commissione di valutazione tecnica tiene conto delle idee proposte, ma anche delle effettive possibilità di realizzare in ragione dei tempi di lavorazione e dell’ambientazione, perché le storie vengono girate interamente nel Monferrato. La troupe tecnica professionale di appoggio è formata da un aiuto regista, un direttore della fotografia, un elettricista, un fonico in presa diretta con le necessarie attrezzature professionali (telecamere hdvcam, parco luci, registrazione suono presa diretta, service di montaggio). Sono stati scelti e quindi prodotti i cortometraggi “Il ciondolo del destino” di Andrea Solimani da Alessandria, “La quadratura del cerchio” di Andrea Saettone da Vercelli e “L’altra” di Alessia Di Giovanni da Crescentino (Vercelli), di cui supervisiono e indirizzo le sceneggiature. Lo sceneggiatore Claudio Braggio ed il regista Max Chicco sovraintendono e guidano tutte le operazioni, dalla stesura della sceneggiatura, al piano di produzione, lo sviluppo sul set, il montaggio…
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SI GIRA IL CORTO “LA QUADRATURA DEL CERCHIO”
Una storia surreale quella de “La quadratura del cerchio” perché mostra sotto una luce completamente nuova i monumenti di Casale Monferrato, che si suppone siano frammenti di un’astronave: questa la tesi di un simpatico quanto strampalato professore, ospite di una casa di cura dove riesce a far proiettare innumerevoli volte il suo documentario sull’argomento.
Coadiuvato da Fulvio Gatti la sceneggiatura è opera di Andrea Saettone, che ha diretto il protagonista della vicenda interpretato da Sergio Danzi (qui compaio in un piccolo ruolo fra gli ospiti della casa di cura), sostenuto dall’aiuto regista Andrea Zamburlin con il direttore della fotografia Mathieu Gasquet; anche in questo caso montaggio a cura di Max Chicco.
SI GIRA IL CORTO “IL CIONDOLO DEL DESTINO”
La produzione esecutiva è affidata a Meibi coordinata dal regista Max Chicco, il quale nella primavera del 2009 organizza le riprese del cortometraggio “Il ciondolo del destino” in Cassine (Al), nella Chiesa di San Francesco e nell’ex convento ristrutturato e gentilmente concesso dal proprietario.
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Un’ambientazione suggestiva per una storia dai toni gotici, velati di mistero reso ancor più inquietante dalla presenza del maligno alla ricerca di un amuleto che conta di strappare ad una inconsapevole ricercatrice di antiche storie.
Diretto dal giovane Andrea Solimani alla sua prima esperienza, affiancato nelle ultime stesure della sceneggiatura da Fulvio Gatti; mentre sul set ha diretto gli attori Vincenzo Santagata e Roberta Indiogia con l’apporto del direttore della fotografia Vittorio Anelli; montaggio di Max Chicco.
SI GIRA IL CORTO “L’ALTRA”
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Per l’action-movie “L’altra” girato interamente in esterni anche con l’ausilio del camera-car per l’inseguimento iniziale, vengono scelte le strade nei dintorni di Novi Ligure e poi quelle del centro cittadino con scene emozionanti di due donne, una che brandiva un fucile chiedendo alla fuggitiva di fermarsi anche soltanto per un attimo, come peraltro avviene e così si accordano su come gestire il loro unico uomo, rispettivamente marito e amante.
Avvalendosi del supporto di Fulvio Gatti per la sceneggiatura, Alessia Di Giovanni ha scritto e quindi diretto le protagoniste Antonella Questa e Barbara Forlai, con al fianco sul set il direttore della fotografia Vittorio Anelli; il montaggio è di Max Chicco.