Valeria Straneo, niente maratona a Tokyo
Certo era estremamente difficile, ma non impossibile e lo sapeva anche lei. La maratoneta alessandrina, si è allenata assiduamente con il suo staff capitanato da Stefano Baldini per raggiungere quel tempo di 2:29:30 che le avrebbe consentito di strappare il pass per l’olimpiade di Tokyo, la terza che, a 45 anni, non è proprio cosa da tutti.
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L’obiettivo non è stato centrato per soli 63 secondi domenica, ad Ampugnano, nel senese dove Valeria ha corso in un ottimo 2:30:33. Olimpiade sfumata dunque per un minuto circa, ma Valeria non se la prende, anzi è molto soddisfatta della sua prestazione e delle sue sensazioni in gara. Ce lo confessa molto serenamente al telefono dove l’abbiamo raggiunta mentre fa la spesa al supermercato (ecco la vera campionessa) come tutti noi.
Valeria, avremmo voluto farti i complimenti per il tempo di qualificazione a Tokyo e invece facciamo un’ intervista un po’ diversa.
Ma guarda, io sono molto soddisfatta della mia prestazione. Io più di così non sono riuscita a fare e sono contenta che rispetto a Valencia che avevo corso a inizio dicembre 2020, domenica, sono veramente andata bene, sono riuscita a dare tutto. Avevo un po’ paura che si ripresentassero le stesse sensazioni negative, soprattutto le gambe che non andavano, invece sono riuscita a stare nel gruppo delle migliori fino quasi alla fine, non ho mollato, sono riuscita a fare veramente una bella gara. Sapevo che era molto difficile la qualificazione, ero proprio al limite. Magari se ci fosse stato un clima migliore sarebbe andata meglio, ma non ci sono alibi. La qualificazione era proprio difficile. La sensazione è che non avevo molto più margine. So di aver fatto il massimo. Poteva andare bene, come no. Non ho nessun rimpianto. Dispiace ovviamente, sarebbe stata la classica ciliegina sulla torta, però bisogna anche fare i conti con gli anni che passano e certe prestazioni non si possono più fare. Un discorso che avevo già fatto da mesi. Ripeto, a Valencia non ero assolutamente soddisfatta, sentivo che non era quello il mio limite mentre qui a Siena invece sì e questo è ciò che conta.
E adesso Valeria Straneo che farà?
Adesso mi riposo (sorride). Non voglio più sentir parlare di tabelle per almeno tre settimane. E’ stata una preparazione molto difficile. Adesso ho solo voglia di staccare un attimo. Devo recuperare. Io ormai sono a fine carriera, le atlete che corrono con me hanno tutte 15/20 anni meno di me, le olimpiadi sono per le giovani, io sono una boomer.
Come hai simpaticamente scritto sulla tua pagina Facebook.
Esatto. Io volevo già smettere lo scorso anno, poi è successo quello che è successo e così l’ho tirata avanti ancora per un anno, ma qui ogni anno che passa è sempre più dura (sorride nuovamente). Preparare una maratona a questi livelli è troppo per me, lo dico sinceramente, quindi per il momento stacco un po’, poi tra qualche giorno ricomincerò a far qualcosa, ma molto soft. Ti assicuro che una maratona, fatta al massimo delle tue potenzialità, ci metti un mesetto a smaltire la fatica e non solo alla mia età.
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Per la cronaca, la Tuscany Marathon di Ampugnano è stata vinta, tra gli uomini, dal keniano Kiptanui davanti all’etiope Nigassa ed al marocchino El Goumri. Tra le donne, la vittoria è andata alla keniana Angela Tanui, davanti alla connazionale Purity Changwony, terza l’etiope Gedamu. Valeria Straneo ha tagliato il traguardo in ventesima posizione.
(foto dalla pagina Facebook di Valeria Straneo)