Investire in box auto: un’alternativa all’appartamento

ROMA – L’analisi delle informazioni raccolte presso le agenzie affiliate Tecnocasa e Tecnorete mostra che il 68,6% delle operazioni sono state finalizzate all’acquisto mentre il 31,4 % sono operazioni di locazione. Gli ultimi dati dell’Agenzia delle Entrate sulle compravendite confermano una contrazione contenuta a -6,5% degli scambi di queste tipologie.

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La discreta percentuale di chi decide di affittare un box determina tra gli acquirenti la presenza di una buona componente (49,4%) che acquista con la finalità di mettere a reddito l’immobile anche se prevale l’utilizzo proprio (50,6%); negli ultimi tempi poi la nostra rete ha messo in evidenza un maggiore interesse per questa forma di investimento come modalità di diversificazione del portafoglio.

Chi li acquista valuta attentamente la zona, prediligendo quelle a bassa presenza di box rispetto al numero di abitazioni (ad esempio nelle zone centrali e semicentrali delle grandi città). In queste zone chi non ha la disponibilità di spesa per acquistare un box lo cerca in affitto. Si valuta la dimensione, anche per facilitare le manovre di ingresso ed uscita. Alcuni investitori considerano anche le aree dove si prevede ci possano essere meno spazi per parcheggiare a seguito di interventi sul territorio. Non necessariamente lo cercano vicino all’abitazione, aspetto invece particolarmente apprezzato da chi lo acquista per uso diretto.

L’investimento potrebbe non essere particolarmente conveniente per una minore domanda di affitto in quelle aree che si sono sviluppate urbanisticamente negli ultimi anni (perché dotate di box a sufficienza) e su quelle dove sono stati costruiti parcheggi o introdotti posti auto per residenti.

Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa