Massimo Rava: l’intervista dal Giro d’Italia 2021
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Massimo Rava, il nostro Alessandrino al Giro d’ Italia. Responsabile dell’assistenza meccanica neutra agli atleti in corsa. Avevamo già parlato con lui un mesetto fa circa, ora, lo raggiungiamo faticosamente al telefono nel secondo e ultimo giorno di riposo di questo Giro d’Italia 2021. Faticosamente perché, riposo, é una parola che poco collima con Giro d’Italia e con chi lavora per il Giro. E’ la giornata ottimale per sistemare, lavare e ingrassare le bici, mettere a posto le ruote, i telai, i componenti utilizzati e non utilizzati e nel contempo fare “assistenza” alle squadre che ovviamente non si fermano, ma escono in bicicletta comunque.
Buongiorno Massimo, dove siete, in questo giorno di “pausa” dal Giro?
Adesso sono a Canazei, ma ieri mattina ero a Cortina che abbiamo fatto assistenza alla pedalata degli ospiti di RCS (organizzatrice del Giro) con relativi sponsor, pedalata che fa parte degli eventi collaterali al Giro d’Italia. Siamo partiti carichi di materiali perché abbiamo da assistere le persone che pedalano sia con le bici classiche muscolari, che coloro che utilizzano le biciclette a pedalata assistita. Tutto sommato anche un giro abbastanza impegnativo, con 1600 mt di dislivello e un meteo che quest’anno proprio non vuole volgere al bello. Sul Falzarego c’erano anche tre dita di neve sulla strada.
A che numero di interventi siete arrivati fino ad ora?
Ti devo dire la verità, non molti al momento. Forature ce ne sono state veramente pochissime, forse due in corsa. Anche nella tappa di Montalcino, quella sullo sterrato per intenderci, abbiamo organizzato tre punti fissi sul percorso e tre ammiraglie, credimi abbiamo cambiato una sola ruota. Veramente un’inezia. Ricordo ad una “Strade bianche” di alcuni anni fa, io solo sulla mia macchina, ne ho cambiate 18. L’intervento più recente è quello dell’altro ieri, quando Vlasov ha infilato la mantellina nella ruota posteriore della bici. Gliela abbiamo tolta noi in corsa.
E’ meglio o peggio il fatto che succedano meno inconvenienti?
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Certo che se succedono meno guai é meglio per tutti. E’ ovvio che per noi che siamo tutto il giorno dietro ai corridori diventa piuttosto noioso. Noi abbiamo un report con tutti gli interventi fatti. Io mi ricordo 3/4 anni fa, le forature erano almeno 15 in gruppo, ora sono al massimo a 2. Sono migliorati tantissimo i materiali. Per le gomme ad esempio si è proprio allargata la sezione della gomma stessa, con ovvio allargamento anche della sezione del cerchio senza peraltro aumentare troppo il peso della ruota. Adesso, a differenza del passato, in corsa c’è addirittura il 28 di diametro con il risultato che le forature si sono ridotte drasticamente.
Tu che sei in corsa e vedi i corridori pedalare. Un pronostico. Chi vince il Giro?
Ad oggi, Bernal è il più forte. Hai visto l’altro giorno al traguardo di Cortina come è arrivato lucido. Si è persino tolto la mantellina in salita facendo così vedere la maglia Rosa e tagliando il traguardo in Rosa onorando la maglia. Ha dimostrato la sua forza. Hai proprio visto che ha rallentato sulla linea d’arrivo per mostrare la maglia. Però c’è da dire che il Giro d’Italia finisce l’ultimo giorno. Se ricordi il Giro vinto da Nibali alcuni anni fa, nel 2016 se non ricordo male, Vincenzo aveva 5 minuti di ritardo, non si è perso d’animo ed ha rosicchiato in montagna, tappa dopo tappa, minuti e secondi andando a vincere un Giro che sembrava ormai quasi irrimediabilmente perso. Questo per dire che le corse sono imprevedibili e credo, ma ne sono certo, che i direttori sportivi delle varie squadre abbiano rincuorato i loro atleti di punta, ricordando proprio questo: il Giro finisce a Milano!
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Un pronostico secco! Primo, secondo e terzo.
Io dico: primo Bernal, secondo Vlasov e terzo Yates. Mi auguro che Caruso, un ragazzo splendido, attualmente al secondo posto regga e mi smentisca, ma non penso possa arrivare in questa posizione a Milano, mentre, anche se ora ha più di quattro minuti di distacco ho visto pedalare bene Vlasov. E’ giovane e a cronometro va bene e ha modo di recuperare lo svantaggio. Stesso discorso anche per Yates che a crono se la cava egregiamente.
Come lo scorso anno, mi sembra un Giro d’Italia di giovani e giovanissimi.
Sì, ultimamente è così. Bernal ha 24 anni anni, Vlasov 25, Evenepoel ha appena compiuto 21 anni, Lorenzo Fortunato che ha vinto la sua prima tappa al Giro sullo Zoncolan ha 25 anni, lo stesso Filippo Ganna, campione del mondo a cronometro non ha ancora compiuto 25 anni. E’ proprio il Giro dei giovani ed è un bene ovviamente per il movimento, ma non dimentichiamo i corridori più esperti che nemmeno tanto tempo fa, facevano la differenza.
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Massimo, i tuoi prossimi impegni, dopo il termine del Giro d’Italia?
Finito il giro, stop. Pausa. Ritorno a casa e voglio fare qualche giorno di vacanza con la mia famiglia, magari al mare se si riesce. Si ricomincerà con i campionati nazionali tedeschi e poi ci saranno le Olimpiadi a Luglio, il giro di Sicilia alla fine di settembre e poi il finale della stagione agonistica con il Giro di Lombardia.
Grazie Massimo per la gentilezza e per la bella chiacchierata. Buon Giro per il prosieguo della corsa Rosa.
(le immagini si riferiscono al passaggio da Asti durante la tappa 3 del Giro d’Italia 2021)
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