proseguirà il 14 giugno a Marengo l’azione patafisica – alla Alfred Jarry – per salvare il platano di Napoleone e le memorie storiche di Marengo, dalla Cittadella a villa Delavo, dall’Ossario alla cascina di Torre Garofoli

Questo è il titolo della rassegna Undicimila Verbi (curata da Roberto Coaloa), giunta all’ottava edizione e che si svolgerà a MOLETO (Ottiglio, AL) e ALESSANDRIA tra il 12 e il 14 giugno 2021, nel bicentenario della morte di Napoleone e nel ricordo del giorno della vittoria francese più celebre, Marengo. L’evento è organizzato da Mo.Mo (Moleto Monferrato. Associazione Turistico Culturale) e FIAB (Alessandria gli amici delle bici). È diviso in due grandi giornate: una di approfondimento, storico e culturale, l’altra di pura azione. Al Ristorante Cave di Moleto, nel piccolo borgo storico, Sabato 12 giugno, a partire dalle 17.30, si svolgerà un convegno napoleonico (ingresso libero), dove si ricorderà «Il Platano di Napoleone» e l’avventura napoleonica, che ha segnato non solo la grande storia, ma tutta l’arte, fino al cinema. L’ultimo capitolo dell’evento napoleonico di Undicimila Verbi si svolgerà lunedì 14 Giugno 2021 ad Alessandria, dove ciclisti con bicorno invaderanno la pianura di Marengo e la Cittadella di Alessandria nel giorno della più famosa vittoria di Napoleone: alle ore 17.30, con un simbolico ritrovo sotto Il platano di Napoleone. Sempre lunedì 14 giugno, grazie all’Azienda CulturAle Costruire Insieme del Comune di Alessandria, i ciclisti saranno accolti, a partire dalle ore 15.00, fino alle 19.00, da Cristina Antoni, che  proporrà l’iniziativa “Rivivere Marengo nel Bicentenario di Napoleone. Storia, cultura e spettacolo”. Sarà quindi aperto ai visitatori il Marengo Museum, con visite guidate negli ambienti che ripropongono le diverse fasi cruciali della battaglia del 1800.

«Amiamo il nostro territorio – racconta Coaloa – e abbiamo conosciuto la patafisica grazie all’editore Klaus G. Renner, che per decenni ha vissuto a Ottiglio, nel Monferrato. La bicicletta, il suo uso “rivoluzionario”, è un omaggio a uno degli autori di Renner, Alfred Jarry, scrittore e drammaturgo francese, che anticipa i surrealisti. Sono felice che nel manifesto di Undicimila Verbi risalti il “Napoleone in bicicletta” di Andrea Clanetti, un pittore e disegnatore italiano, conosciuto a Bruxelles, che ha esposto le sue opere in Belgio, Italia, Francia e Monaco e che ha già collaborato con il sottoscritto per la mostra su «Lev Tolstoj e l’Italia» a Villa Vidua di Conzano nel 2016. Il nostro evento è poi sostenuto dal Comitato per il Bicentenario Napoleonico (1821-2021), da «Le Souvenir Napoléonien» e dall’Università “Orientale” di Napoli, a cui si è aggiunta la gradita disponibilità di Cristina Antoni, dell’Azienda CulturAle Costruire Insieme del Comune di Alessandria».

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Il convegno di Moleto propone gli interventi di Claudio Braggio (Le rievocazioni storiche di Marengo), Roberto Coaloa (Marengo, i luoghi della memoria dimenticati, la musica, la tradizione popolare), Mario Dagasso (Il bicentenario della morte di Napoleone in Italia), Claudio Pasero (Un possibile itinerario “cicloturistico” sui luoghi di Napoleone nella piana di Marengo) e Giuseppe Varlotta (Il film irrealizzato di Stanley Kubrick su Napoleone). Coordinati da Nicoletta Marini d’Armenia. Introducono gli ospiti di Moleto, Bernard Glénat e Luciano Zaniolo, con un saluto del Sindaco di Ottiglio, Massimo Pasciuta.

Coaloa aggiunge: «dopo il convegno napoleonico, seguirà rinfresco offerto dal Ristorante Cave di Moleto, ora gestito da una nuova squadra, resa magica dall’esperta bacchetta del conduttore d’orchestra Bernard Glénat. Lo chef è il raffinato (con baffi all’imperiale) Michele Gaglio, laureato in Giurisprudenza all’Università Federico II di Napoli, un grande cuoco che ha portato i sapori del pesce mediterraneo a Moleto. Con Gaglio, Moleto si è arricchito anche dell’esperienza di Silvia Chiaraluce, presenza irrinunciabile e costante nella scelta degli eccellenti vini di Cave di Moleto».

A Moleto, oltre a Mario Dagasso, ci sarà Alessandro Guadagni a rappresentare «Le Souvenir Napoléonien», la società francese di storia napoleonica, fondata a Nizza nel 1937. Oggi, l’associazione rappresenta oltre 50 Paesi nel mondo e lavora per valorizzare i luoghi di Napoleone e di Napoleone III.

CLAUDIO PASERO. IL PLATANO DI NAPOLEONE CON LUNA

Oggi, uscendo da Alessandria in direzione di Spinetta Marengo, poco prima del ponte sul fiume Bormida, c’è il secolare platano. Oggi dovremmo avere l’audacia di chiudere la trafficata strada provinciale, dove tante persone passano ogni giorno senza accorgersi della meraviglia di una pianta divina, alta quaranta metri, che ha un fusto a petto d’uomo di circa otto metri di circonferenza e un tronco, che a due metri di altezza si separa in quattro grandi rami portanti. Durante il periodo estivo, la sua chioma copre un’area immensa. La tradizione vuole che il platano sia stato piantato da Napoleone il 14 giugno 1800, per onorare i caduti della battaglia di Marengo, che vide il trentenne Bonaparte, generale e primo console francese, scontrarsi per un’intera giornata con il maestoso rudere asburgico Michael Friedrich Benedikt Freiherr von Melas. I francesi contarono seimila tra morti e feriti e duemila prigionieri, mentre gli austriaci ottomila caduti e quattromila prigionieri. Secondo un’altra versione, l’albero c’era già il giorno della battaglia. Napoleone si sarebbe riposato sotto la sua ombra. La circostanza è però alquanto inverosimile, in considerazione del fatto che il platano si trovava proprio a ridosso delle linee austriache, verso Alessandria, dove l’indomani Melas firmava un armistizio che lo obbligava a ripiegare con le sue truppe ad est del Ticino. Ad ogni modo, quella del 14 giugno 1800 fu la più nota battaglia vinta da Napoleone, quella che lui stesso volle ricordare cinque anni dopo, da Imperatore, a Marengo (allora territorio francese, come tutto il Piemonte, provincia dell’Impero e ventisettesima divisione militare francese)

Claudio Braggio nei panni di ufficiale austriaco dopo aver conquistato la Cittadella di Alessandria alla presenza dello storico David Chandler, tra i più grandi storici dell’epoca napoleonica.

I PARTECIPANTI AL CONVEGNO NAPOLEONICO DI MOLETO

Claudio Braggio illustrerà la storia e le ultime celebrazioni della storica battaglia di Marengo. Un intervento che a partire dall’esperienza di rievocatore nei gruppi in costume dell’epoca napoleonica, affronterà il tema delle narrazioni storiche, in modo divertente. Claudio Braggio è sceneggiatore, dalla Scuola Holden firma una ventina fra corti, videoclip, documentari come “Caristo” la città rubata alla storia ed il lungometraggio ora serie web “Blind Fate”, col desiderio di raccontare “Marengo” attingendo all’esperienza di rievocatore ovvero “ufficiale comandante” il 44° Graf Belgiojoso.

Roberto Coaloa terrà una relazione su Marengo, i luoghi della memoria dimenticati, la musica, la tradizione popolare. Noto per aver trovato e tradotto per Feltrinelli il saggio di Lev Tolstoj Guerra e rivoluzione, Coaloa è docente all’Università Statale di Milano nel corso di Scienze delle comunicazioni, dove ha attivato un laboratorio di scrittura che è divenuto anche un blog. Storico, Agrégé d’Histoire a Parigi, occupandosi di storia dei paesi danubiani e dell’Europa orientale, è specialista degli Asburgo e della k.u.k. Kriegsmarine. Ha pubblicato saggi storici dedicati al Risorgimento, alla Grande guerra e ai viaggiatori dell’Ottocento, come Carlo Vidua.

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Mario Dagasso, per molto tempo attivo in Francia, è un grande collezionista di cimeli napoleonici, in particolare di medaglie. È il Presidente regionale per «Le Souvenir Napoléonien» di Piemonte e Valle d’Aosta. Dagasso, a Moleto, illustrerà le manifestazioni dedicate all’Imperatore nell’anno del bicentenario della morte. «Le Souvenir Napoléonien» è la società francese di storia napoleonica, fondata a Nizza nel 1937. Oggi rappresenta oltre 50 Paesi nel mondo e lavora per valorizzare i luoghi di Napoleone e di Napoleone III.

Nicoletta Marini d’Armenia è docente all’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”. Dipartimento di Scienze Umane e Sociali, dove insegna Storia del Mediterraneo moderno. Studiosa del periodo napoleonico, Marini d’Armenia ha collaborato all’edizione di Italia napoleonica. Dizionario critico (UTET 2011) e alla realizzazione della Mostra A passo di carica. Murat re di Napoli, tenutasi a Palazzo Reale di Napoli (maggio-ottobre 2015) in occasione del bicentenario della morte di Gioacchino Murat. È membro del Comitato scientifico e responsabile di redazione della «Rivista Europea di Studi Napoleonici e dell’età delle Restaurazioni» diretta da Thierry Lentz e Luigi Mascilli Migliorini, nonché membro del Comitato Scientifico e della Giunta esecutiva del Comitato per il Bicentenario Napoleonico (1821-2021).

Claudio Pasero mostrerà alcune immagini del platano e proporrà alcune idee per rendere accessibile i luoghi di Napoleone agli appassionati di ciclismo. La descrizione – attraverso le immagini – di un possibile itinerario “cicloturistico” sui luoghi di Napoleone nella piana di Marengo. Pasero è ciclonauta, topografo, iconofilo. Spiega Pasero: «Provo a presentarmi in modo sintetico con sole tre parole che descrivono le mie passioni  principali: la pratica della fotografia, la storia delle arti visive, il linguaggio delle mappe e la filosofia della bicicletta. Ho presieduto per anni e faccio parte di una associazione che si occupa di mobilità sostenibile e di ambiente, insegno Storia dell’arte nelle scuole superiori, e viaggio in bicicletta quanto più possibile senza una meta, ma solo con una direzione».

Bernard Glénat, Giuseppe Varlotta, Roberto Coaloa alla presentazione della rassegna Undicimila Verbi a Moleto nel 2019.

Giuseppe Varlotta racconterà il film irrealizzato di Stanley Kubrick su Napoleone. Regista dei film Zoè e Oltre la nebbia. A Moleto, Varlotta, nel 2004 ha realizzato il cortometraggio Nanà, con attori come Felice Andreasi, Bebo Storti e la partecipazione straordinaria di Mario Monicelli. Nanà, nel 2005, ha vinto alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia il “Premio Cinema Italiano” Cinecittà Holding – Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles –  Menzione Speciale Artistica al MIFF. Varlotta è Presidente Associazione Kabiria (Asti) – Socio Fondatore Kabiria Films s.r.l (Asti) – Socio Fondatore Kira Films sagl Lugano.

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