Protrusioni discali e palestra: indicazioni per allenarsi in sicurezza

Il tema delle protrusioni discali associate all’allenamento è al giorno d’oggi un argomento molto diffuso e i pareri sono spesso contrastanti.

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La domanda che si sente più spesso da chi frequenta i centri fitness è: “Ho una protrusione, posso fare palestra?”.

Ovviamente un soggetto che presenta un quadro clinico di erniazione con interessamento delle radici nervose, avrà un forte dolore e sarà necessario un approccio medico.

Un soggetto che ha superato la fase acuta del dolore potrà quindi generalmente allenarsi in palestra con criterio e seguito da personale esperto.

Bisogna altresì precisare che una protrusione non è indice per forza di dolore. La letteratura scientifica ci dice infatti che la degenerazione dei dischi vertebrali è direttamente correlata all’età del soggetto.

Per rendere l’idea, se dovessi prendere a campione dei soggetti over 40 sani senza storia clinica di mal di schiena che praticano le più diverse attività e dovessi sottoporli a risonanza magnetica, sarei sicuro che una bassa percentuale di questi presentino protrusioni discali senza nessun sintomo.

Quindi, se durante una risonanza magnetica vi vengono diagnosticate delle protrusioni, il mio consiglio è “NIENTE PANICO!”

Sono fenomeni assai frequenti e vanno trattati in base alla loro gravità.

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Esistono diversi stati di dolore correlati alle diverse tipologie di erniazioni.

Principalmente le distinguiamo, in ordine di gravità, in quattro stadi:

A- ROTTURA DEL DISCO

B- PROTRUSIONE

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C- ESTRUSIONE

D- SEQUESTRO LIBERO.

In tema di sicurezza legata all’esercizio fisico ovviamente ci sono movimenti e quindi esercizi che sollecitano maggiormente la nostra colonna, come ad esempio lo squat e gli stacchi.

Per questi esercizi consiglio di utilizzare un sovraccarico funzionale e progressioni che nel tempo permettano di non avere recidive. La tecnica dell’esercizio deve essere corretta in ogni sua parte cercando di mantenere la colonna lombare in posizione fisiologica e mantenendo in tensione la cintura addominale.

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Stare seduti aumenta la tensione sui nostri dischi, quindi eseguire esercizi dalla posizione eretta favorirà l’attivazione della parete addominale e lombare.

I movimenti che invece vanno evitati sono sicuramente le torsioni del busto con sovraccarichi sulla colonna e i movimenti di iperlordosi lombare che vanno a diminuire lo spazio di scorrimento delle nostre radici nervose.

Un ruolo centrale dell’allenamento deve essere rivestito dai nostri addominali. In caso di protrusioni discali consiglio esercizi di stabilizzazione addominale sia a tappeto sia con arti inferiori e superiori per stimolare il nostro Core.

In conclusione, il mio consiglio è quello di usare il buon senso di fronte ad ogni problematica legata all’ambiente palestra e movimento. Non è necessario medicalizzare sempre tutto in modo sconsiderato.

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Affidatevi a Chinesiologi esperti che sappiano consigliarvi il percorso più corretto per un allenamento in sicurezza.

Riccardo Possenti