L’ultimo saluto alla memoria storica del ciclismo: Giovanni Meazzo
Nato in Alessandria, Giovanni Meazzo è promettente corridore ciclista, nonostante abbia un fisico gracile, lo spirito forte, la passione mai lo abbandonerà, pertanto non può ignorare l’attività agonistica essendo, ogni giorno, a contatto con corridori affermati, sportivi, ecc.. così, sedicenne, inizia la professione ad alto livello.
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È a fianco di Fausto Coppi, purtroppo costretto ad abbandonare le due ruote da competizione giovanissimo, a causa d’una tendinite contratta al Giro d’Italia nel 1950.
L’evento sfortunato gli ha dato la possibilità di lavorare accanto a papà Vitalio per costruire biciclette, e che biciclette!!! Divenute un marchio importante per la nostra città…
«Eravamo in via Marengo, nel tratto fra Spalto Gamondio e via Cairoli. Era il 1928, mio padre iniziò l’attività e io nascevo, incominciai con le riparazioni: tutto si aggiustava, la bici nuova era una rarità», come specifica …
… «Ero bambino e già riparavo le camere d’aria»; prosegue… «Ogni giorno c’era qualcosa di nuovo da imparare, fino alla prima bicicletta fatta con le proprie mani.
La sua sposa Giovanna, un giorno entra nel laboratorio, come racconta .. «per far riparare le rotelle dei pattini. E mi resta bene impressa l’immagine di quel ragazzino timido che s’intravvedeva appena, nel retrobottega. Avevamo la stessa età».
Alessandria, Città delle Biciclette è stata l’ultima idea di Giovanni per dimostrare quanto la bicicletta ha contato nella sua lunga vita.
Franco Montaldo
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foto tratta da: https://langheroeromonferrato.net