Musica & Meraviglia a Palazzo Tornielli di Mombello: lo splendido Regalo di Natale dei “Marchesi Del Monferrato”.

E va bene, lo ammetto, ero molto perplesso, mentre con la mia auto, dopo aver superato Casale ed essermi attraversato parte della Val Cerrina, mi arrampicavo sulla collina del Monferrato che ospita Mombello, nel buio e nel freddo di una gelida antivigilia di Natale. Paese praticamente deserto, poca luce, nessun panorama di colline, che appena si intravedono, dato il buio. Passo con la mia macchina “sotto” il Palazzo Tornielli (perché la strada fa transitare sotto un doppio arco e sopra, appunto, ci sta il Palazzo)…quasi non mi rendo conto che è proprio lì che devo andare, solo che, caspita, è tutto illuminato con luci natalizie, DEVE essere li. Finalmente vedo una targa semibuia che me lo conferma! Poi trovo con una qualche difficoltà l’ingresso, che naturalmente non ha nessuna particolare segnalazione, ed è anzi piuttosto al buio, è chiuso e nulla indica che li si stia per tenere un concerto. Aumenta la perplessità. Ma per mia fortuna mi arriva in soccorso una signora che conosce il posto e mi dice di suonare il campanello, che è proprio lì che si deve accedere…e allora suono, dico che siamo lì per il Concerto…e una voce seria seria mi dice “vengo ad aprirvi”…arriva, tira il catenaccio, ed io un po’ mi aspettavo un maggiordomo con un candelabro, in puro stile film Horror, invece è un giovane uomo alto e simpatico, che ci invita ad entrare, ma anche li è tutto buio: la strada di accesso più che vederla bisogna indovinarla…qualche attimo di smarrimento…però poi alzo e allargo lo sguardo…ed inizia la meraviglia!

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Perché mi rendo conto di stare dentro un palazzo che è un po’ medievale, un po’ seicentesco, un po’ ottocentesco, magnificamente conservato e dalla bellezza che mozza il fiato. Non lo conoscevo, e mi sento in colpa, tanto che, appena ne ho l’occasione, mi precipito a chiedere ai simpaticissimi proprietari, tanto ai più giovani che i meno giovani, il permesso di tornare in pieno giorno per fare qualche migliaio di foto…permesso che mi viene gentilmente accordato, previo appuntamento, ovviamente, perché intanto scopro che Palazzo Tornielli è oggi una splendida cornice per matrimoni ed eventi di ogni genere (sicuramente tutti di squisita raffinatezza). Ma come si fa, mi chiedo, a non conoscere una simile meraviglia del nostro territorio? Unica consolazione il famoso motto socratico: “so di non sapere” …

Mentre mi aggiro fra locali ed angoli di questa dimora, attraversando ambienti uno più bello dell’altro, fra soffitti con travi a vista magnificamente affrescati, mobili d’epoca, ritratti importanti e…una sala da biliardo(!) incontro i proprietari, e scopro tra l’altro che le origini di questa magnifica dimora risalgono al XV° secolo; infatti sull’arco del portico sotto il palazzo vi era la data del 1462, che si riferisce, con ogni probabilità, a lavori di ripristino ed ampliamento. Che qui, proprio nel palazzo, Napoleone firmò, il 5 giugno 1797, la pace con la Repubblica di Genova. Che infine, fu tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento che la residenza fu acquistata dalla famiglia Tornielli. Il palazzo fu quindi interamente restaurato e arredato con mobili d’epoca dall’Ing. Vittorio Tornielli, che in quelle stanze era nato il 24 ottobre 1870.

Sono pieno di meraviglia, perso in quella bellezza, quando arriva Emiliana Conti, la Presidente dell’Associazione “Marchesi del Monferrato”. Insomma, colei che ha organizzato il concerto che fra poco ascolteremo, in questo magnifico luogo…la guardo e le dico un sentito grazie, per avermi dato la possibilità di vedere questo meraviglioso Palazzo a me sconosciuto. I mei sono ringraziamenti molto caldi, anche perché in sua compagnia è arrivata una delle gentilissime proprietarie, con l’offerta di un delizioso bicchiere di vin brûlé, che nella notte invernale fa proprio molto piacere!

Poi ci sediamo tutti, in uno splendido salone, dove si terrà il Concerto. Ma prima proprio lei, Emiliana, propone un’introduzione alla serata, ma anche una sorta di breve riassunto del senso culturale della sua Associazione legata al Monferrato tutto. Ora, dovete sapere che Emiliana, quando parla di queste cose, lo fa con una passione inarrestabile, con gli occhi che brillano (il sorriso, purtroppo, non si vedeva, visto che ha tenuto la mascherina), con le mani che incessantemente sottolineano quello che dice con la sua voce…mi è impossibile non ascoltarla con immensa ammirazione! Perché quando ci dice che la sua Associazione vuole promuovere il più possibile ogni forma di cultura, uscendo da un discorso fatto esclusivamente di pubblicazioni librarie, ma puntando invece anche su contributi musicali (come il Festival tenuto qualche mese fa ad Acqui Terme) e teatrali, tutti in quel vasto territorio che è, in senso lato, il Monferrato, lo fa con parole di totale fermezza e convinzione, tanto da non lasciare nessuno indifferente. L’applauso che le facciamo dopo questa introduzione è assolutamente sentito e sincero!

E ora, consentitemi, parliamo della musica…iniziando dai musicisti! Giovani e simpaticissimi, con i quali dopo il concerto abbiamo fatto un po’ di piacevolissime chiacchiere musicali: Alex Leon al violino e Stefano Nozzoli al pianoforte. Ci hanno proposto nella prima parte due splendide sonate barocche: Bach, la Sonata n. 2 BWV 1015 in La Maggiore, tonalità dolce e luminosa, poi Haendel, la Sonata n. 4 op. 1 in Re Maggiore. Una scelta voluta e intelligente, in quanto ci hanno proposto un confronto fra due fra i massimi compositori barocchi (e non solo), coetanei e rivali, con una concezione diversissima della musica: Bach così intimo e religioso, Handel giramondo e mondano, operista di successo e famosissimo in mezza Europa. E anche se i due brani nascono per il suono appuntito del clavicembalo, i due hanno proposto un’interpretazione con pianoforte assolutamente valida. Hanno, a mio avviso, avvicinato un po’ le due composizioni verso l’epoca di Mozart, del quale hanno poi, infatti, proposto una bellissima Sonata, la K378. Hanno voluto donare ai brani barocchi una passionalità un poco più romantica, decisamente molto coinvolgente.

La Sonata n. 26 in si bemolle maggiore, K378, è una delle più belle e complesse di Mozart: ma anche se l’Allegro moderato iniziale è costruito su ben quattro temi nella doppia proposta affidata sia al pianoforte che al violino, la percezione di noi ascoltatori era quella di una musica che scorreva con gioiosa naturalezza…e con una notevole morbidezza di fraseggio. L’Andantino sostenuto ce lo hanno esposto con una grande e dolce cantabilità e il giusto sentimento, mai pervaso da retorica sentimentalistica, mentre nel Rondò finale, splendido, violino e pianoforte si rincorrevano fra di loro con brillantezza di accenti, fino al riposo finale nel tema principale, salutato con i pizzicati e i bicordi del violino: un brano finale che è stato un vero piacere per gli ascoltatori, per l’inesauribile vivacità e freschezza ritmica. Il breve ma splendido bis conclusivo è stata la proposta di un brano davvero straordinario, commovente quant’altri mai: “Oblivion” di Astor Piazzolla, dai due interpretato con grandissima passionalità.

Ma la serata non è finita con i meritatissimi applausi ai due musicisti, perché i “Marchesi del Monferrato”, benissimo rappresentati dalla sua raggiante e felicissima Presidente (aveva ben ragione di esserlo, visto lo splendido andamento della serata), hanno offerto un ottimo rinfresco: così, tra squisite tartine e freschissimo prosecco, sono sbocciate numerose, simpatiche conversazioni musicali e non, in un ambiente meraviglioso che davvero sapeva stimolare, senza forzature, ogni discorso sulla bellezza. Personalmente ho avuto il piacere di parlare di musica con i due ottimi esecutori, ma ho anche avuto il piacere di condividere una fantastica conversazione fra Lirica e Cesare Pavese con la gentilissima padrona di casa…veniva davvero voglia di non andarsene più, da quel posto così accogliente e stupendo.

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Al momento di andarmene, nell’augurare il Buon Natale ad una felicissima Emiliana Conti, l’ho ringraziata davvero di tutto cuore per avermi regalato una serata bellissima ed indimenticabile. E allora grazie ancora e Buon Natale ad Emiliana, a tutta l’Associazione “I Marchesi del Monferrato”, agli squisiti proprietari di Palazzo Tornielli, ai musicisti che ci hanno deliziato…e a tutti coloro che amano la Musica e la Meraviglia!