A passeggio con Umberto Eco.

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Sei passeggiate nei boschi narrativi” di Umberto Eco è una raccolta di sei interventi che Umberto Eco aveva pensato, e fatto, nel 1992, alla Harvard University, in occasione delle annuali Norton Lectures. Sei momenti in cui, a diversi livelli, il semiologo indaga il ruolo del lettore e della sua relazione più intima con il libro e il leggere stesso.

La scelta dell’immagine del bosco, come metafora del libro, ben si adatta alla teoria che Eco ha sempre sostenuto: il lettore si orienta all’interno di ogni libro proprio come quando si passeggia in un bosco. E come in un “giardino dai sentieri che si biforcano”, anche il lettore, pagina dopo pagina fa le sue scelte, schierandosi con un personaggio, piuttosto che un altro, anticipando scelte ed enunciati. E coinvolge non solo la lettura vera e propria, ma anche il racconto orale, la storia tramandata da antichi racconti popolari o dalla mamma, prima di andare a dormire.

E passeggiando in questi boschi, scopriamo sei punti di vista differenti, sei caratteristiche del leggere, e dell’essere lettori. Ad esempio quella del lettore modello, che entra nel bosco narrativo e scende a patti con esso e le sue formule del narrare. Oppure, quella dell’autore modello che ha il compito di stimolare, con la narrazione, la partecipazione dello stesso lettore, in un gioco fatto di punti di vista e prese di posizione (Entrare nel bosco).

Poi Umberto Eco fa il confronto tra il lettore di primo livello – che cerca di correre alla fine del romanzo – e il lettore di secondo livello – che cerca di captarne le strutture narrative più intrinseche, parlandoci di fabula e intreccio e di tecniche narrative. E così via, in un susseguirsi di lampi di creatività davvero straordinari.

Queste conferenze di Eco sono perciò sei spunti di riflessione in cui, noi lettori, siamo messi davanti al nostro stesso “essere lettori”, alla sostanza del patto narrativo che instauriamo con l’autore, ogni volta che apriamo un libro e decidiamo di leggerne le sua pagine.

E davvero ogni riflessione di Eco ci fornisce tanti spunti di lettura nuovi, tante interpretazioni possibili di romanzi e libri che spesso abbiamo letto ma che ci sembra di non aver mai aperto se letti dalla lente attenta del grandissimo intellettuale alessandrino.