Allarme Coldiretti: trasporti, a rischio alimenti deperibili con stop autotrasportatori. Danni incalcolabili

Alessandria – Lo stop dell’autotrasporto può provocare danni incalcolabili alla filiera agroalimentare in un Paese come l’Italia dove l’85% delle merci viaggia su strada, mettendo a rischio i prodotti più deperibili, dall’ortofrutta al latte ma anche alimentando una pericolosa psicosi negli acquisti sugli scaffali dei supermercati.
E’ quanto afferma Coldiretti in riferimento alla protesta degli autotrasportatori per il caro gasolio che potrebbe creare difficoltà nei trasporti.
“Una situazione che aggraverebbe le già rilevanti difficoltà della filiera agroalimentare costretta a far fronte a pesanti aumenti dei costi di produzione per le materie prime e l’energia con l’esplosione della guerra in Ucraina che sta ostacolando gli scambi commerciali in un Paese come l’Italia fortemente dipendente dall’estero. In questo momento non possiamo permetterci di perdere neanche un chilo di prodotto ed è necessario che vengano garantiti i ritiri e le consegne a industrie e distribuzione commerciale per assicurare le forniture alla popolazione”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.
Un’emergenza proprio alla vigilia delle semine primaverili necessarie all’Italia per garantire la produzione di mais, girasole e soia per l’alimentazione degli animali mentre in autunno le lavorazioni serviranno per il grano duro per la pasta e quello tenero per la panificazione, in una situazione sugli scaffali arrivano i primi razionamenti per le difficoltà all’importazione derivate dalla guerra in Ucraina.
“Bisogna intervenire sul caro gasolio che rischia di fermare i trattori nelle campagne aumentando la dipendenza dall’estero per l’importazione di prodotti alimentari – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. L’Italia deve puntare ad aumentare la propria produzione di cibo recuperando lo spazio fino a oggi occupato dalle importazioni che, come dimostrano gli avvenimenti degli ultimi anni, sono sempre più esposte a tensioni internazionali e di mercato che mettono a rischio la sovranità alimentare del Paese”.

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