Coldiretti Alessandria: Ucraina, evidenti speculazioni sul grano. Prezzo sceso del 28% rispetto ai massimi di inizio mese

Alessandria – Non solo carburanti, per effetto della speculazione il prezzo del grano è sceso del 28% rispetto ai massimi raggiunti all’inizio del mese di marzo con una netta inversione di tendenza  a conferma delle speculazioni in atto. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti che evidenzia come in una situazione di difficoltà dei mercati la speculazione si estende dall’energia alle materie prime agricole.
“Un andamento che non significa il superamento delle difficoltà, ma piuttosto l’accresciuto interesse sul mercato delle materie prime agricole della speculazione che ha approfittato degli alti valori raggiunti per realizzare profitti – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Le speculazioni si spostano dai mercati finanziari in difficoltà ai metalli preziosi come l’oro fino ai prodotti agricoli dove le quotazioni dipendono sempre meno dall’andamento reale della domanda e dell’offerta e sempre più dai movimenti finanziari e dalle strategie di mercato che trovano nei contratti derivati “future” uno strumento su cui chiunque può investire acquistando e vendendo solo virtualmente il prodotto”.
La situazione preoccupa anche l’Italia che è un Paese deficitario su molti fronti per quando riguarda il cibo: produce appena il 36% del grano tenero che le serve, il 53% del mais, il 51% della carne bovina, il 56% del grano duro per la pasta, il 73% dell’orzo, il 63% della carne di maiale e i salumi, il 49% della carne di capra e pecora mentre per latte e formaggi si arriva all’84% di autoapprovvigionamento.
Dall’Ucraina in Italia arriva appena il 2,7% delle importazioni di grano tenero per la panificazione per un totale di 122 milioni di chili ma anche il 15% delle importazioni di mais destinato all’alimentazione degli animali per un totale di 785 milioni di chili.
E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Istat relativi al 2021 in occasione dell’annuncio dell’Ucraina di un programma per assicurarsi almeno il 70% dei raccolti di grano rispetto al 2021 nonostante la guerra.
Si tratta di una riduzione significativa anche alla luce delle difficoltà del commercio internazionale di materie prime agricole in una situazione in cui molti Paesi stanno adottato misure protezionistiche e l’Ucraina insieme alla Russia controlla circa il 29% delle esportazioni mondiali di grano tenero per la panificazione, il 19% del commercio del mais destinato all’alimentazione degli animali negli allevamenti e circa l’80% dell’olio di girasole impiegato per  la produzione di conserve, salse, maionese, condimenti spalmabili da parte dell’industria alimentare, oltre che per le fritture.
“Per rispondere all’invito dei capi di Stato, riunitisi a Versailles, in Piemonte possiamo utilizzare i circa 20 mila ettari di terreni a riposo per le prossime semine primaverili ed aumentare la produzione. Bene, quindi, l’impegno dell’Unione Europea a difendere la sovranità alimentare per rendere l’Europa più autosufficiente dal punto di vista degli approvvigionamenti di cibo, in un momento di grandi turbolenze ma garantendo però elevanti standard di sicurezza alimentare sia nella produzione interna che in quella importata a garanzia delle imprese e dei consumatori europei”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.

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