La sponda sinistra del Tanaro: i vini del Roero.

Sulla sponda destra del Tanaro ci sono le Langhe, di cui vi ho parlato in alcuni miei precedenti articoli…ma sulla sponda sinistra del Tanaro, ci sta il Roero! Spesso ho girato per lavoro in quelle terre, ma devo dire che sono zone, fra Guarene e Vezza d’Alba, che per quanto le si frequenti, hanno sempre un fascino incorrotto che le fa stimare senza stanchezza, anzi, più le si conosce e più si apprezzano e si amano. Allora ho pensato di parlarvi un po’ di questi luoghi, ed in questo articolo in particolare, soprattutto dei vini di questo piccolo, ma fantastico territorio

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Tra l’altro, da Vezza d’Alba, dove c’è la Cantina Sociale del Nebbiolo, che è stata fondata il 30 settembre 1959 a Vezza da 23 soci fondatori, parte un magnifico itinerario denominato “Strada Romantica delle Langhe e del Roero“, che si sviluppa per oltre 100 Km di strade secondarie e tortuose che vi faranno conoscere a fondo quelle splendide colline. Si compone di undici tappe, segnalate da pannelli a tema, detti appunto “alberi parlanti”, che raccontano gli aspetti storici, artistici e letterari dei luoghi toccati, come “Uomo e terra di Langa”, “Tartufi e sapori”, “Il teatro delle Colline” e così via…

Splendide colline, folte di vigne curatissime, che ci donano svariati tipi di vino…ad esempio:

 

il Roero, un vino da vitigno Nebbiolo: fine, leggero, gentile e aggraziato…anche nella sua limpidezza…ma che ha in sé tutta la sapidità del vitigno da cui si ricava anche il Barolo.

 

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La Favorita: un vino bianco, il cui vitigno forse proviene dalla Liguria, come le acciughe della Bagna Cauda, attraverso le strade del sale e dell’olio, ed è parente del Vermentino. Il colore è giallo paglierino, il gusto intenso e il profumo fruttato.

 

L’Arneis: un vino bianco autoctono…in dialetto arneis vuol dire “arnese, affare di poco conto“, ma anche, in quella zona “personaggio strano e originale, sin troppo“. È un bianco, ma di buona gradazione, dal profumo intenso e gusto altrettanto…assaggiare per credere!

 

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Vi parlo infine di un vino dal nome strano: Birbèt…che è dolce e profumatissimo, praticamente un ottimo Brachetto, ma che non si può chiamare così per motivi territoriali (!)…così lo hanno chiamato con un nome che vuol dire “birichino“…sarà perchè se bevuto in eccesso, provoca una sbornia romantica e zuccherina!

 

Ma visto che vi ho parlato sopra della Cantina Sociale del Nebbiolo di Vezza, dove potrete trovare tutti questi vini, finisco con il ricordare che invece a Canale (siamo sempre nel Roero) si trova la bellissima Enoteca Regionale del Roero…che val bene una visita…e un assaggio…

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Ah, dimenticavo, un consiglio che vi daranno da quelle parti: bevete soltanto DUE volte al giorno: a pasto…e fuori pasto.