Alessandria: il Consigliere Bianchini chiede la rimozione di 4 alberi piantumati nel centro della piazzetta del Villaggio IstrianiIstriani
Riportiamo il testo di un’interpellanza del Consigliere Comunale di Alessandria, Giuseppe Bianchini (Siamo Alessandria) volta ad ottenere la rimozione di 4 alberi piantumati nella piazzetta del villaggio Istriani che, a detta dello stesso Bianchini, “rappresentano un pericolo per tutti in occasione di manifestazioni, particolarmente ricreative, quali il Ballo delle Regioni d’Italia, d’Europa, d’Africa, che potrebbero attirare — iniziativa unica in Italia — corregionali e connazionali residenti anche fuori Alessandria.”
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Questo il testo completo:
“SI INTERPELLA IL SIGNOR SINDACO
Prof. Gianfranco Cuttica di Revigliasco
PER CONOSCERE
quando verranno rimossi i 4 alberi inopinatamente piantumati nel centro dell’unica piazzetta del Villaggio Istriani, Fiumani e Dalmati, significando che i quattro alberi, in quel sito:
- Non sono il simbolo del Villaggio;
- Non soddisfano esigenze estetiche di abbellimento del Villaggio;
- Non soddisfano esigenze di refrigerio dei Villaggianti che, in qualsiasi stagione, allorquando sentono necessità di un efficace ombrello che li preservi dalla calura solare, trovano albergo sotto la stabile, sicura, protetta, ampia e confortevole pensilina del Bar Alba, fulcro storico-sociale e di memoria del Villaggio Istriani, Fiumani e Dalmati;
- sono percepiti come espressione di insipienza tecno-politica, contro il comune buon gusto e buon senso, esternazione di caparbia volontà di piantumare a tutti i costi alberi non necessari, né utili, né previsti nel reclamizzato simultaneo progetto di piantumazione dei famosi “cento alberi”;
- Contraddicono la “ratio” stessa della piazza, che è “agorà”, area di convegno, confronto, mercato, e di legittimo svago in sicurezza;
- Non sono totem di riverenza ed adorazione ma nella gerarchia della natura sono in funzione delle esigenze dell’uomo, tant’è che, all’occorrenza, gli uomini ne fanno legittimamente legna per scaldarsi e cucinare;
- Non sono lì quale targa-memoria di vicende del Villaggio di cui i residenti debbano vergognarsene e pentirsene;
- Non possono trovare legittimazione nell’invocato articolo 17 del Regolamento del Verde Urbano da parte dei responsabili degli Uffici, che asseriscono di “aver fatto il proprio dovere” quantunque il 3° cpv del citato art. 17 li smentisca inequivocabilmente, disponendo che “””Nella nuova realizzazione o nella sistemazione di parcheggi, sia di iniziativa pubblica che privata nell’ambito di interventi urbanistici esecutivi, limitatamente ai casi in cui sia richiesta la realizzazione di opere di urbanizzazione, si deve prevedere una sistemazione a verde di una parte dell’area complessiva occupata dal parcheggio in cui la superficie permeabile sia pari almeno al 20% della superficie complessiva”””;
- Non possono essere lo scopo dell’abbattimento del “Bar Villaggio”, costato alla comunità di Alessandria 26 mila euro;
- Non possono ragionevolmente rimanere lì, perché in nessun regolamento del Verde Urbano, tantomeno in quello del Comune di Alessandria, è prevista e disposta la piantumazione di alberi nel centro di una piazzetta;
- Non possono essere considerati, a convenienza, “alberi adulti” allorquando non li si voglia rimuovere, nonostante le sollecitazioni in merito sin dalla posa degli alberi stessi e, simultaneamente, “alberi giovani”, allorquando li si debba abbeverare con autobotti del Comune, come costantemente a tutt’oggi avviene, anche nelle giornate di pioggia;
- Sarebbero ostacolo allo svolgimento in sicurezza dei “Balli e canti” delle Regioni d’Italia, d’Europa, d’Africa, d’America ed Asia che dovrebbero aver luogo proprio in quell’emblematica piazzetta, come auspicato da oltre un decennio, nella cornice de “I SABATI DEL VILLAGGIO”, che potrebbero attrarre corregionali e connazionali residenti fuori Alessandria, vogliosi di rivivere suggestioni e ricordi di terre natie, con positiva ricaduta sulla integrazione etnica;
- Rimarrebbero la “spada di Damocle” per gli organismi autorizzativi —- ——–che rilasciassero permessi di svolgimento di auspicate manifestazioni nella piazzetta del Villaggio, qualora si presentassero situazioni di calca [non sempre governabili e foriere di incidenti anche gravi, come accaduto altrove nel recente passato], in quanto i cordoli cementizi rialzati degli alberi, vere pietre d’inciampo stabili, potrebbero determinare danni alle persone che vi incappassero ——— con possibili imputazioni di “colpa con previsione”;
- Se rimanessero lì —- nell’ipotesi di svolgimento, auspicato, di mercati ambulanti con presenza di oltre due mercatanti — per fare accedere alla piazzetta (dal predisposto scivolo di Via Esuli Istriani) il terzo o quarto mercatante, si dovrebbe realizzare un “”cavalcaalberi”” per superare la barriera dei 4 alberi perimetrati da cordoli;
- Sarebbero problema per le persone diversamente abili, perché con la furbata della piantumazione dei 4 alberi, perimetrati da cordoli, nel centro della piazzetta —- unica del Villaggio Istriani —- i responsabili dell’Ufficio Lavori hanno incentivato le barriere architettoniche, disattendendo il piano eliminazione barriere architettoniche [P.E.B.A.], che essi stessi avrebbero e dovrebbero attuare sollecitamente, per legge, per volontà del Consiglio Comunale, espressosi chiaramente e ripetutamente in merito ed anche per mansione d’ufficio;
- Se fossero stati richiesti da un petulante libero professionista del settore, questi, sicuramente, non avrebbe avuto commesse future di lavoro;
- Se rimanessero lì —– a supporto di argomentazioni quali quelle che “”non è previsto l’abbattimento dei n. 4 alberi adulti presenti nella piazza””” in quanto “”” non sussistono valide motivazioni per procedere ad una riduzione del parco arboreo dell’intera Città e non rilevando significativi problemi di carattere urbanistico, di viabilità, né di fruibilità della piazza stessa”” —- prescindendo dalla irrilevanza della riduzione del parco arboreo della Città, mi permetto rappresentare che, preoccupazioni di sicurezza, potrebbero determinare:
- Il ragionevole divieto di stazionamento all’interno del perimetro di piazza occupato dagli alberi cordolati;
- La sistemica, antiestetica nastratura, da cantiere, dei quattro alberi —- congiunta a cartellonistica di pericolo —- a prevenzione di eventuali possibili danni alle persone in festa che sostassero tra gli alberi, sia in piedi, che su sedia ordinaria o su sedia a rotelle;
Con deferenza.
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CONSIGLIERE COMUNALE GIUSEPPE BIANCHINI
Gruppo Consiliare “SìAmo Alessandria”