Il Segretario di Stato della Santa Sede, Pietro Parolin, a Bosco Marengo per celebrare i 450 anni dalla morte di San Pio V

BOSCO MARENGO – Si sono festeggiati oggi pomeriggio nel complesso monumentale di Santa Croce a Bosco Marengo i 450 anni dalla morte di San Pio V, l’unico pontefice di origini alessandrine.

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A presiedere la solenne Concelebrazione Eucaristica è stata Sua Eminenza il Card. Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede, insieme a molti vescovi del Piemonte e della Lombardia.

Eminenza Reverendissima, eccellentissimi confratelli, autorità tutte e voi qui presenti, grazie della vostra presenza – ha detto Mons. Gallese introducendo la Celebrazione Eucaristica -. Festeggiamo il 450º di questo grande Santo che in soli 6 anni ha portato tanti cambiamenti. Basta pensare all’abito bianco del Papa, alla riforma del Catechismo, il Breviario Romano e tantissime altre cose tra cui questo complesso. Eminenza, grazie per la sua presenza tra noi che ravviva la comunione tra noi, il Papa e la Chiesa di Roma”.

Nella sua omelia il Card. Parolin ha ripercorso le tappe fondamentali della vita del pontefice.

Eccellenza, cari confratelli nell’episcopato e nel presbiterato, religiosi domenicani, distinte autorità civili e militari e cari confratelli in Cristo, sono lieto di celebrare questo 450º anniversario della morte del figlio di questa terra che, partito da qui, è salito sul Soglio di Pietro – ha detto il Card. Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede -. Antonio Ghislieri ha mantenuto alcune caratteristiche della sua esistenza quali la sobrietà. Mi piace pensare che la sua missione da pastore fosse legata alla frase che abbiamo ascoltato nella prima lettura: “bisogna obbedire a Dio anziché agli uomini”. San Pio V ha dato molto per attuare quelle che erano le decisioni del Concilio di Trento.  San Pio V, saldo nella fede come una vera roccia, si impegnò con ardore per l’amore di Cristo per la sua Chiesa. Certamente fece anche degli errori tipici del tempo. Un tempo come il nostro, dove alcuni valori ed insegnamenti evangelici sono ben presenti ed altri sono quasi oscurati del tutto. Un tempo legato da conquiste tecnologiche ma ancora segnato da guerre anche tra cristiani. San Pio V durante il suo pontificato riformo il Breviario, il Messale e diede importanza universale alla recita del Santo Rosario. Avvalendosi della Compagnia di Gesù diede forte impulso all’evangelizzazione. Come non ricordare l’edificazione del Collegio Ghislieri. Non si dimenticò del suo paese natio, fece importanti opere idrauliche e fece edificare questo convento nel quale ci troviamo. Non sorprende che a distanza di 450 anni dalla sua scomparsa siamo qui raccolti per ricordarlo e celebrarlo affinché la volontà di pace prevalga sulle inimicizie e sulle guerre. San Pio V, forte dello splendore del Cristo Risorto, oggi ha gettato nuovamente le reti nel mare aperto e ne ha colto una pesca abbondante”.