Riparte domani il processo per la morte della maestra quarantunenne di Oviglio Ingrid Vazzola
Alessandria – Ripartirà domani, giovedì 16 giugno, il processo per la morte della maestra di Oviglio, Ingrid Vazzola, 41 anni, deceduta, dopo un ricovero d’urgenza, all’ospedale di Alessandria il 17 giugno del 2019 mentre era all’ottavo mese di gravidanza a causa di un’infezione da streptococco. Accusati di omicidio i medici Angelo Chiappano, in servizio al pronto soccorso, e il ginecologo Ezio Capuzzo.
I fatti: la donna, originaria di Bruno, si trovava in uno stato di grave spossatezza e di forti dolori lombari con febbre a 38. Il marito, preoccupato, l’aveva portata al Pronto Soccorso di Alessandria dove le era stato fatto un prelievo di sangue per indagare la causa delle febbre e cercare di capire come porre rimedio.
La donna era stata poi dimessa con l’indicazione di assumere ‘Tachipirina 1000’. Pare però che nessuno abbia visto i risultati delle analisi giunti al mattino del 18 giugno, inserito alle 8 e 9 minuti. E non è stato visto nelle ore successive: alle 10 del mattino la paziente era stata dimessa.
Ingrid Vazzola, con il marito Stefano Mantelli, dopo essere giunta a casa a Oviglio, aveva però nuovamente accusato febbre, vomito e dolori alla schiena. Condotta nuovamente in ospedale verso mezzogiorno dal marito, che l’aveva accompagna direttamente in Ginecologia, da quel momento per la donna, fino alle 16, era stato un susseguirsi di eventi drammatici: prima è comunicato al marito che il feto è morto, poi la notizia che bisogna procedere con l’asportazione dell’utero. Qualcosa non va come dovrebbe. Sopraggiunge un’emorragia tale da ricorrere a molte sacche di sangue, pare ben venti.
Ingrid Vazzola muore alle 17:45 circa del 17 giugno. Alle 18:30 la comunicazione al marito.
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