Premio Acqui: i vincitori sono Federico Tosi e Corina Surdu
(Acqui Terme, 18 giugno 2022) – Federico Tosi e Corina Surdu si sono aggiudicati rispettivamente il Premio Acqui Incisione e il Premio Acqui Giovani, gli ambiti riconoscimenti della quindicesima edizione della Biennale dell’Incisione di Acqui Terme. La manifestazione, organizzata dall’omonima Associazione e patrocinata da Rotary Club Acqui Terme, Regione Piemonte e Comune di Acqui Terme si è svolta nella suggestiva piazza della Bollente sabato 18 giugno.
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Federico Tosi è un artista specializzato nell’arte grafica, in particolare nell’incisione e nella scultura. Originario della provincia di Parma ha completato gli studi accademici presso l’Accademia di belle arti di Bologna dove si è diplomato in Grafica d’arte. Ha partecipato a numerose esposizioni collettive nazionali ed internazionali. Nel 2019, è stato un finalista della Biennale di Acqui Terme, ha vinto la biennale internazionale di incisione di Monsummano Terme e ha ricevuto la borsa di studio presso la fondazione per lo studio della grafica “il Bisonte” di Firenze. Nel 2018 ha dato vita, insieme ad altri tre artisti, allo spazio espositivo “Sottosuolo” a Bologna. Nel 2017, ha vinto il concorso nazionale di incisione “Fibrenus – Carnello cArte ad Arte”, organizzato dall’Officina della Cultura di Carnello, in provincia di Frosinone. Tosi vive e lavora nel capoluogo emiliano-romagnolo.
L’opera premiata fa parte della serie” Presenze”. “Il soggetto principale – afferma Federico Tosi, vincitore del Premio Acqui Incisione – è il segno, vissuto non solo come traccia o come mezzo per la costruzione di un’immagine, ma come un vero e proprio elemento, considerandolo nella sua realtà formale portatrice di ricordi ed emozioni. I segni prodotti sono frutto di un moto interno, di un impulso che porta con sé le sensazioni e gli stati d’animo di un dato momento. Al loro interno, in un gesto che lega la mente alla mano stanno racchiusi i ricordi, la memoria e l’esperienza che mi ha reso ciò che sono. Dargli forma consiste per me nel visualizzare parte del vissuto. È così che il segno si trasforma in una traccia, testimonia il passaggio del tempo e della dimensione spaziale. L’intento è quello di concretizzare queste tracce, sottoponendole come fossero oggetti reali ai cambiamenti generati da luce e ombra. Il segno, quindi, entra a far parte dello spazio, la luce lo colpisce, ne modella la struttura portandone in superficie i dettagli, ne proietta l’ombra percepita come entità intangibile che conferisce materialità all’immateriale. Il risultato è un’istantanea dell’inconscio nata dalla spontaneità e dalla freschezza del momento”.
Il Premio Acqui Giovane della quindicesima edizione della Biennale dell’Incisione di Acqui Terme è andato a Corina Surdu. Nata in Moldavia, dopo la maturità artistica presso il Liceo Accademico di Arti Plastiche Igor Vieru di Chisinau, si è diplomata in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma nel 2015. Nello stesso anno, ha proseguito gli studi magistrali presso l’Accademia, iscrivendosi al biennio di Grafica d’Arte e collaborando per l’attività di supporto tecnico al laboratorio. Nel 2016, ha avviato una serie di collaborazione per il progetto Triumphs and Laments di William Kentridge presso l’Associazione culturale Teverterno di Roma, il Museo Atelier/Il Racconto e l’esperienza delle arti, workshop a cura di Pier Luigi Berto presso i Musei Capitolini. Nel 2017, in seguito alla mostra “Antico Presente L’Accademia disegna” presso il Museo Gregoriano Vaticano, tre dei suoi lavori sono entrati a far parte della collezione privata dei Musei Vaticani. Nel 2018, ha concluso gli studi magistrali con la tesi “Oltre la forma”, sotto la guida della professoressa Marina Bindella e ha tenuto la sua prima personale con il titolo omonimo curata da Pier Luigi Berto e Francesca Longo presso la Galleria Chiaroscuro. Dopo il percorso accademico, ha partecipato a vari concorsi conseguendo significati ambito riconoscimenti internazionali. Surdu, che vive e lavora a Roma, così sintetizza la sua opera vincente: “Nel mezzo II è il tentativo di tenere insieme il dato naturalistico e la trasfigurazione immaginativa”.
La serata della premiazione, condotta da Emanuela Folliero, si è conclusa con un applaudito concerto dell’Orchestra Ritmico Sinfonica del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano diretta dal maestro Alberto Mandarini.
Fino al 3 luglio, presso Palazzo Robellini nel centro di Acqui Terme, saranno esposte le 19 opere che erano state selezionate dalla giuria composta dai maestri Mario Benedetti, Elisabetta Diamanti e Alzek Misheff.
L’Editoriale Giorgio Mondadori ha curato quest’anno la pubblicazione e diffusione del catalogo che presenta una selezione di oltre 80 opere tra le partecipanti a quella che ormai è diventata una delle più importanti manifestazioni internazionali dedicate all’incisione.
Nata oltre trent’anni fa, la Biennale di Acqui Terme ha infatti ospitato nella sua storia oltre 5.000 artisti provenienti da 70 paesi del mondo e l’edizione 2022, dopo la sospensione dovuta alla pandemia, ha raccolto 240 adesioni confermandosi concorso di riferimento a livello mondiale per questa arte antica e affascinante.
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La Biennale Internazionale per l’incisione si avvale dei contributi di Rotary Club Acqui Terme, Distretto 2032 del Rotary International, Cassa di Risparmio di Asti, Santero 958, CTE, CETIP, Istituto Nazionale Tributaristi, Banca d’Alba, Banca Generali, Fratelli Erodio, Brus Service, Pompe Garbarino.
Sopra: Premio Acqui Giovani 2022 – da sinistra: Luca Lamanna, Emanuela Folliero, Corina Surdu
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In copertina: Premio Acqui Incisione 2022 – da sinistra – Luca Lamanna, Emanuela Folliero, Federico Tosi
In alto: Corina Surdu – Nel Mezzo II