Assolto dalla Corte d’Assise di Novara il giovane di Casale Monferrato che uccise e diede fuoco al padre nel settembre 2020

Novara – Non era in grado di intendere e volere Guglielmo Beccuti, studente di 24 anni di Casale Monferrato, che nel settembre 2020 uccise e diede fuoco al padre Paolo nella loro villetta alle porte di Casale Monferrato.
I giudici della Corte d’Assise di Novara hanno deciso di destinare il giovane a una Rems, residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza, una struttura sanitaria idonea a ospitare gli autori di reato affetti da disturbi mentali e socialmente pericolosi, per un periodo minimo di 10 anni.
Il giovane imputato, secondo un perito nominato in fase d’indagine, al momento del patricidio era incapace di intendere e volere. La Corte, appurato che il giovane è ancora socialmente pericoloso, ha disposto la detenzione per almeno 10 anni nella Rems dove si trova attualmente.
Sarà il Tribunale di Sorveglianza di Torino che dovrà adesso decidere, sentiti periodicamente i medici, un’eventuale attenuazione delle misure per il ventiquattrenne, che potrebbe anche tornare a piede libero prima dello scadere dei 10 anni.

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