I tanti problemi dell’Agricoltura Piemontese: le idee di “Buona Destra Piemonte”

La politica deve ripartire dal basso, dando risposte ai cittadini a partire da quei settori che sono la spina dorsale economica del nostro Paese.

Secondo Stefano Burzio, del Direttivo Regionale della Buona Destra, “Il settore agricolo è un chiaro esempio dello scarso impegno politico Locale, Regionale e Nazionale. Troppe le parole, pochi i fatti”.

“Solo per fare alcuni esempi” aggiunge Burzio, “la mancata gestione della selvaggina (cinghiali soprattutto) e le mancate erogazioni a compenso per le gelate, a cui speriamo non si aggiungano anche mancati aiuti per la siccità”.

Le denunce sulla scarsa gestione della selvaggina sono numerose, i danni si verificano soprattutto nel settore agricolo e nella sicurezza stradale.

I dati parlano di un incidente causa cinghiali ogni 41 ore, diversi dei quali mortali, solo nel cuneese.

“Nonostante questo la provincia di Cuneo risulta tra gli ultimi posti per abbattimenti”, continua Burzio, “Dalla regione, come denuncia COAARP, non ci sono risposte chiare: la stima indica che con l’utilizzo dello 0,015% del bilancio regionale a favore di maggiori guardie faunistico-ambientali si potrebbe migliorare questa problematica e rendere più sicure le nostre strade”.

Ad oggi, la Regione non ha chiarito la sua posizione in merito e rimandare il problema non fa che aumentare i danni.

“Per quanto riguarda i danni da gelata precedentemente citati, le aziende non hanno notizie a proposito dell’erogazione delle compensazioni” continua Burzio, “in seguito alla calamità verificatasi i primi di aprile del 2021, su iniziativa regionale, le aziende agricole hanno compilato documentazioni relative l’entità dei danni. Queste domande allo stato attuale non sappiamo a che punto siano, come denunciano gli imprenditori”.

“Cercheremo di capire in tema siccità come la regione deciderà di intervenire, perché di questo passo e con i cambiamenti climatici in atto potremmo trovarci tra qualche anno senza agricoltori”, conclude Burzio.

Serve una politica che renda competitive le nostre aziende e soprattutto, quando possibile, intervenga strutturalmente e non esclusivamente a danno subito.