MOLTI GLI SPETTATORI PER LA UNESCO ROAD DEL MONFRÀ JAZZ FEST
Pubblico e applausi per l’offerta di musica, paesaggio e prodotti della tradizione a cavallo di ferragosto.
Tre giorni intensi e quattro concerti a cavallo di Ferragosto per il Monfrà Jazz Fest il 13, 14 e 15 agosto, che hanno attirato un pubblico più che mai contento di aver preferito le colline del Monferrato a qualche affollata località di mare.
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Il primo sabato 13 con la terrazza di Hic et Nunc di Vignale e il paesaggio al tramonto a fare da cornice al quartetto Va de Bolero, formato da Edda Pando (voce), “Cesc” Marco Franceschetti (sax), Antonio Pumpo (chitarra) e Riccardo Vigorè (contrabbasso) con un programma incentrato sull’America Latina e declinato sull’«amore che a volte fa male, ma che ti permette di risorgere» come spiega Edda, che questa musica se la porta dentro dal Perù di cui è originaria. Un repertorio costruito, ovviamente, dal bolero, ma anche dal son cubano che, attraverso testi rigorosamente in spagnolo, trasporta lo spettatore in un viaggio caldo come il vento del Sud.
“Un abbinamento decisamente romantico” commenta Ima Ganora Presidente dall’Accademia Europea d’Arte Le Muse. Tra i pezzi proposti ‘Llorona’, divenuto celebre per essere apparso anche nel film animato Coco della Disney, ‘Esperame en el Cielo’, portato in Italia da Mina, ma anche canzoni più particolari come ‘Historia de un amor’, ‘Moliendo Cafè’ o ‘Contigo Aprendì’. Il risultato finale è quello di un caldo e lungo abbraccio in cui tutti i sensi vengono coinvolti da un parterre sold out che ha apprezzato la dinner box e la degustazione di vini della cantina.
Il giorno dopo il Jazz è alla conquista della Valcerrina, che quest’anno ha assunto un ruolo importante in questa parte “UNESCO Road” del Monfrà Jazz Fest. Siamo a Piancerreto nel giardino del buen retiro che fu di Armand Gattì, scrittore, drammaturgo, regista teatrale e cinematografico in quell’irripetibile momento storico culturale che fu la Francia degli anni ‘60. Nella casa zeppa di libri e memorabilia lo ricorda la mostra fotografica di Paolo Gasparini (aperta fino al 24 agosto); fuori lo evoca il sindaco Marco Cornaglia e la musica di Andrea Rogato al pianoforte (chiamato a sostituire Alberto Gandin) e la voce Mara Panico, attraverso un coerente omaggio al cinema, che vede abbinare ogni brano a una pellicola. Woody Allen in primis da ‘Take the A Train’ di Radio Days, a ‘Stomping at the Savoy’ di Criminali da strapazzo, ma il pubblico si accende di ricordi anche per ‘Via con me’ in French Kiss, o con la citazione di ‘Fly me to the moon’ in Wall Street. Davvero un bel modo per ripassare il mondo della celluloide con una voce straordinariamente espressiva, capace di trasformarsi in un sussurro o in un ruggito o diventare incredibilmente sexy quando esegue ‘Why don’t you do right’ resa immortale dall’interpretazione di Jessica Rabbit. Il pubblico, seduto letteralmente in ogni angolo del giardino, ne è conquistato.
Dopo la merenda sinoira della Pro Loco di Piacerreto ci si sposta di pochi chilometri a Mombello. Accolti dal sindaco del comune Augusto Cavallo e da Roberto Imarisio, proprietario dell’azienda la Cantinetta e di un magnifico balcone sulle colline. Mentre il pubblico immancabilmente degusta vini e specialità locali si esibiscono Gege Picollo alla chitarra e Laura Tartuferi alla voce. Insieme imbastiscono un viaggio che comincia alla radici del Jazz, con la voce di Laura che evoca un coro gospel di una chiesa del Mississippi, per poi seguire le suggestioni di Billie Holiday, Nina Simone, Ray Charles e arrivare persino ai giorni nostri e ai Jackson Five, in una serata confidenziale e intima (inteso come senso di amicizia, il pubblico è numeroso) tutta da godere come un buon calice di vino rosso.
La tre giorni no-stop del Monfrà Jazz Fest si è conclusa con la “conquista” monferrina della Fortezza di Verrua Savoia, una rocca che per secoli ha avuto una importanza strategica per controllare l’accesso verso il suolo d’Aleramo. Oggi per fortuna non ci sono più belligeranti, ma un panorama a 360 gradi sul Po e le colline, reso ancora più suggestivo dalle luci del tramonto.
Uno sconfinamento che si è reso possibile grazie alla collaborazione iniziata quest’anno con l’associazione La Rocca che ha organizzato la serata con visite guidate alla Fortezza e merenda sinoira sulla terrazza più alta del complesso e il concerto. Come ha spiegato Ima Ganora a un pubblico decisamente numeroso “E’ un concerto a cui noi teniamo tantissimo perché dedicato a un grande nostro amico e a un grandissimo musicista, Gigi Di Gregorio che era solito festeggiare il ferragosto con un concerto jazz e a noi piace ricordarlo così”.
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Maurizio Santagata che è stato collega di Gigi nella scuola ha ricordato la figura di Di Gregorio anche per il suo lavoro come insegnante di sostegno specializzato in scienze motorie. “Gigi era una persona sempre sorridente, pieno di energia e capace di affrontare le difficoltà della scuola con ottimismo. E’ stato capace di portare delle innovazioni nel modo della scuola creando un particolare spazio d’incontro tra i ragazzi normodotati e quelli un pochino ‘speciali’ a cui lui soprattutto si dedicava e in cui tutte le potenzialità venivano fuori. Uno spazio bellissimo in cui ciascuno poteva trovare la sua dimensione e che ha ottenuto riconoscimenti da parte del Ministero dell’Istruzione”.
E poi a evocare Gigi è stata la musica: Marco Puxeddu alla batteria, Giorgio Allara al contrabbasso, Massimo Minardi alla chitarra e Frank Taschini al sassofono hanno condiviso con Gigi non soltanto tante volte il palco ma anche risate e chiacchiere. Di Gregorio è stato protagonista anche nei brani: tanti quelli composti da lui come ‘Words to the wind’ e ‘Eyes and colors’, quando al quartetto si è aggiunto un altro amico di Gigi, il musicista Alberto Varaldo con la sua armonica a bocca digitale. Anche la chiusura è stata affidata a una composizione di Gigi Di Gregorio ‘Sorry for yesterday’ che ha per incipit un assolo di sax molto toccante…Così come la consegna, al termine della serata, della maglietta del Fest alla moglie di Gigi, Silvia.
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Ultimo concerto agostano per il Monfrà Jazz Fest giovedì 25 agosto alla Birreria Moonfrà di Casale, con il duo formato da Gabriele Guglielmi alla voce e Gege Picollo alla chitarra per una concerto interamente dedicato a Cole Porter (info e prenotazioni: birreria Moonfrà, tel. 0142.234234 info@birrificiomoonfra.com).
Poi dai primi giorni di settembre il ritmo del Fest si farà ancora più serrato.