Poggio (Lega) replica al segretario provinciale del Partito Democratico: “I nostri parlamentari sono e saranno al servizio di tutta la comunità alessandrina”

L’ottimismo è il sale della vita, e ci fa piacere sapere che il Partito Democratico di Alessandria coltivi per i suoi candidati locali alle elezioni politiche del 25 settembre legittime ambizioni, nonostante la loro collocazione non propriamente ottimale nei diversi listini. Ci piace meno che per sponsorizzarli il loro segretario provinciale, Otello Marilli, abbia la necessità di affermare che “nella scorsa legislatura il nostro territorio non è stato tutelato dai numerosi parlamentari che la Lega ha mandato in parlamento”.
Senza nessuna intenzione di polemizzare con il segretario Marilli, che certamente da residente nell’alessandrino da qualche anno conosce a fondo dinamiche del territorio ed esigenze della nostra comunità, ci preme ribadire che, senza l’impegno a Roma, in questi quattro anni e mezzo, del capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, e dei parlamentari alessandrini Rossana Boldi e Lino Pettazzi, ben difficilmente oggi a casa nostra si parlerebbe di zone logistiche semplificate (introdotte nel 2018 all’interno del Decreto Genova, grazie al personale impegno dell’on. Molinari), e di Alessandrino come baricentro della logistica integrata di tutto il nord ovest. Certo, se il governo Conte 2, a traino Pd 5 Stelle, non avesse ‘frenato’ sui progetti legati al rilancio dello scalo merci di Alessandria oggi potremmo già essere ad una fase avanzata dei lavori di ripristino, ma ci penserà il prossimo Governo di centro destra a dare l’input decisivo. Speriamo anche, perchè no, con il supporto di qualche deputato di opposizione, nel caso. L’interesse della nostra comunità, e il rilancio del nostro territorio, per la Lega è assolutamente prioritario, e viene prima degli interessi di bottega e di schieramento: non così è stato per il Partito Democratico in anni recenti, ma c’è sempre tempo per ravvedersi.
Ma rimaniamo sull’impegno della Lega per la nostra provincia: nel 2019 l’on. Molinari, grazie all’approvazione del Salva Alessandria insieme al Salva Roma,
ha consentito al comune del capoluogo di ottenere un contributo in conto capitale di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021: 20 milioni di euro grazie ai quali l’ente ha potuto riassestare i propri bilanci, e programmare il futuro con maggior serenità. Questo forse è sfuggito al segretario del Pd, ma gli alessandrini lo sanno bene, e non lo dimenticano.
Ma potremmo anche ricordare la forte e intransigente opposizione della Lega rispetto all’ipotesi di insediare nell’alessandrino il Deposito Nazionale delle scorie nucleari. Ipotesi anche in questo caso contrastata grazie ad una mozione dell’On. Molinari, peraltro votata a Roma anche dal Pd, nonostante alcuni ambienti di centro sinistra fossero sembrati da subito assai tentati di ‘sacrificare’ l’area di Bosco Marengo, o altre zone di pregio del nostro territorio.
Non meno importante il lavoro dei parlamentari alessandrini della Lega sul fronte
dell’eliminazione dei vincoli del patto di stabilità per i comuni.
Vogliamo poi parlare di automotive? La mozione promossa dal capogruppo alla Camera Riccardo Molinari prevede che non si parli più di transizione verso l’elettrico, ma di neutralità tecnologica, proprio per salvare l’industria industria piemontese dei motori e dei componenti tradizionali da un drastico ridimensionamento. La svolta drastica verso l’auto elettrica significherebbe, per l’Italia, la perdita di 75 mila posti di lavoro, di cui una parte rilevante proprio in Piemonte. Tutto questo grazie all’ambiguità di Pd, M5S e alleati, che a Roma hanno sostenuto la Mozione Molinari, ma in Parlamento Europeo hanno votato a favore dell’obbligo elettrico dal 2035.
Oppure potremmo citare il forte impegno di Rossana Boldi sul fronte sanità, in particolare nel percorso verso la realizzazione del primo Irccs pubblico del Piemonte, che sarà realizzato tra Alessandria e Casale Monferrato.
E ancora il forte impegno di Lino Pettazzi nella difesa del Monferrato contro l’ipotesi Deposito scorie nucleari, e nella valorizzazione di quella parte della provincia come Patrimonio Unesco. Ma anche la capacità del sindaco di Fubine Monferrato di dar voce in Parlamento agli interessi dei piccoli comuni, o ancora la tutela del settore orafo e degli imprenditori del turismo.
Nel frattempo che combinava il Partito Democratico? Si opponeva alla quota 100 per i nostri pensionati, e si dichiarava con i suoi alleati grillini a favore della chiusura dell’Ilva di Taranto, ma anche di Novi Ligure.
Auguriamo ai candidati alessandrini del Partito Democratico di ottenere un buon risultato, nonostante siano stati collocati dai vertici nazionali in posizioni non certo favorevoli nei loro listini. Unica eccezione l’on. Federico Fornaro, di Leu, che però gli elettori alessandrini non potranno comunque sostenere, perchè candidato in altra parte del Piemonte: ma capiamo le tensioni interne al Partito Democratico, e non vogliamo infierire.
Una cosa è certa: i parlamentari alessandrini della Lega, anche nella prossima legislatura, sapranno rappresentare al meglio gli interessi di tutta la nostra comunità, e di tutto il territorio provinciale.
Daniele Poggio – segretario provinciale della Lega

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