EMATOLOGIA CHIERI, L’ASSESSORE ALLA SANITA’ DEL PIEMONTE EVIDENZIA RIDUZIONE RISCHI E MIGLIORAMENTO SICUREZZA

Rispondendo ad un'interrogazione sul futuro del servizio di Ematologia all’Ospedale Maggiore di Chieri, l’assessore alla Sanità del Piemonte ha precisato, come chiarito dalla stessa Asl To5, che un servizio specifico di Ematologia e Immunoematologia nel territorio dell’Azienda sanitaria locale non è mai esistito, né come Struttura complessa, né come Struttura semplice, in quanto non previsto dagli atti programmatori nazionali e regionali.
Negli ultimi anni, unicamente grazie alla presenza occasionale nell’organico di uno o due medici specializzati anche in Ematologia, è stata svolta esclusivamente un’attività ambulatoriale nell’ambito delle attività proprie della Struttura complessa di Medicina generale dell’Ospedale di Chieri.
Questa attività ambulatoriale ha consentito di erogare anche prestazioni ematologiche, ma sempre all’interno del Day Hospital di Medicina generale, limitatamente al territorio chierese e molto marginalmente rispetto al fabbisogno di prestazioni ematologiche dei circa 300 mila residenti nel territorio dell’Asl To5, che sono sempre stati puntualmente seguiti senza disagi dai centri di riferimento regionali (nel caso specifico la Città della Salute e della Scienza di Torino).
Nell’ambito del riavvio e della riorganizzazione delle attività dei Dipartimenti di Area Medica e di Emergenza nella fase post-pandemica, l’Asl, con un preventivo accordo anche con la Rete oncologica piemontese e con la Città della Salute e della Scienza, ha ritenuto opportuno puntare sul qualificato riferimento dell’Irccs di Candiolo, resosi disponibile a garantire la presa in carico e la continuità di cure adeguata per 44 pazienti sul totale dei 200 complessivamente in carico presso la Struttura complessa di Medicina di Chieri. Attualmente, dunque, restano circa 150 i pazienti attualmente seguiti in Asl To5.
L’assessore ha puntualizzato come la rimodulazione dell'attività ambulatoriale di Ematologia si proponga di ridurre i rischi e di migliorare la sicurezza, ottimizzando al massimo le risorse disponibili, e non sia in alcun modo un depotenziamento o la soppressione di un servizio.

Continua a leggere l'articolo dopo il banner