Poggio: “Sono felice di avere portato a casa il meglio che potevo”
In attesa di essere ricevuto a Palazzo Rosso dall’Amministrazione Comunale, Federico Poggio, medaglia d’argento ai campionati europei di nuoto nei 100 metri rana di Roma, alle spalle dell’amico Nicolò Martinenghi, si concede ai microfoni di Alessandria24. Nato a Voghera, nel 1998, è tesserato per le fiamme azzurre ed Imolanuoto.
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Poggio, quale è il suo bilancio di questa prima parte di anno agonistico?
Il 2022 è iniziato malissimo in quanto mi sono dovuto fermare dall’attività agonistica per problemi fisi i abbastanza fastidiosi e difficili da gestire: ho avuto un problema al gomito, uno al ginocchio ed uno alla spalla. Ho dovuto fermarmi e a gennaio, febbraio e marzo sono stato quasi fermo ma, questa prima parte di anno, è finita nei migliori dei modi: a luglio mi sono ripreso e dopo qualche settimana ho portato a casa la medaglia di argento a Roma ai campionati Europei. È stato un percorso difficile con molti alti e bassi ed è finito come neanche io mi aspettavo finisse.
Quali sono i ricordi della gara che le ha portato la medaglia d’argento?
A mente fredda, in realtà, le sensazioni sono le stesse che ho avuto quando ho terminato la gara: quando la riguardo le emozioni sono le stesse e non si è ancora affievolita più di tanto.
Cosa è mancato per conquistare la medaglia d’oro?
Mi è mancata costanza negli allenamenti che, purtroppo, non ho potuto avere. Devo dire che il tempo che ho realizzato era il massimo che potevo fare in quel momento, forse, anche di più. Non ho assolutamente nulla da recriminarmi se non essere felice di avere portato a casa il meglio che potevo.
Come è nata la passione di Federico Poggio per il nuoto?
All’inizio non avevo la passione per il nuoto. Sono stato, da bambino, buttato in acqua e pian piano, anno dopo anno, mi sono appassionato rendendomi conto che riuscivo ad ottenere risultati importanti: la passione credo che venga aiutata dall’arrivo dei risultati che ho man mano conquistato.
Cosa c’è nell’immediato futuro di Federico Poggio?
Nell’immediato futuro vi sarà la Coppa del Mondo a fine di ottobre, a Berlino, in vasca da venticinque metri poi ci saranno i Mondiali, sempre in vasca corta ma dubito di avere le potenzialità per qualificarmi in quanto la vasca corta non mi permette di esprimermi. Cercherò di fare bella figura ai campionati assoluti italiani a novembre. L’occhio è per le gare in vasca da cinquanta metri a gennaio 2023.
Federico Poggio è legato al territorio alessandrino.
Assolutamente si. Ci sono cresciuto e mi fa molto piacere sentire la città di Alessandria coinvolta. Spero che nascano altri sportivi in questa città.
La spinta del pubblico di Roma si sentiva durante la gara?
Certamente. La piscina di Roma mi ha sempre dato tanto cosi come a tanti atleti che hanno avuto la fortuna di poterci gareggiare: è definita la piscina più bella del Mondo. L’anno scorso ho conquistato la qualificazione olimpica, in questo anno ho conquistato la medaglia di argento ai campionati europei, in anni passati ho disputato delle gare dei campionati italiani giovanili. Vedere la piscina allestita per una manifestazione così importante mi ha dato quella spinta in più.
Ad Alessandria tiene banco la situazione della piscina della scuola di polizia.
Il mio giudizio è che purtroppo chi ne fa le spese sono i collaboratori e i ragazzi e le tante famiglie che consideravano quella piscina un punto per praticare sport che purtroppo come sappiamo in Italia lo sport è materia delle società sportive dilettantistiche: senza quelle la società rimane quasi senza sport. Io prendo la parte degli atleti e mi auguro che, in qualche modo, chi di dovere intervenga.