Agriturist Alessandria: buona affluenza ma costi triplicati
Alessandria – Con l’inizio dell’autunno negli oltre 24.000 agriturismi italiani si tirano le somme di una stagione caratterizzata da un massiccio flusso di turisti dal Nord Europa, dal ritorno degli americani e dalla crescita della presenza di turisti dall’Est. A frenare gli entusiasmi è però l’aumento esponenziale dei costi: le bollette triplicate in un anno, i costi di Gpl per le cucine, carta e vetro più che raddoppiati, cresciuti dal 200 al 300% i costi delle altre materie prime.
“Complessivamente abbiamo registrato un buon andamento per quanta riguarda le presenze nelle aziende agrituristiche della nostra Regione – dice Lorenzo Morandi, alessandrino, presidente di Agriturist Piemonte – con un ritorno di turisti stranieri abbastanza soddisfacente”.
“In Piemonte – prosegue Morandi – si è riscontrato, in generale, un incremento degli ospiti suddivisi più o meno equamente tra italiani ed europei. Cominciano a ritornare in numeri abbastanza significativi anche turisti americani, canadesi e altri extra europei”.
Recuperate e, in alcuni casi superate, le presenze degli anni pre pandemici, con una durata dei soggiorni di circa tre giorni fino a una settimana.
Anche nell’alessandrino si registra una buona presenza di turisti. “Alcune strutture hanno sperimentato, per la prima volta, con successo la vendemmia turistica, grazie ad un accordo siglato in Provincia di Alessandria con l’Ispettorato del lavoro, il servizio di sicurezza sui luoghi di lavoro dell’Asl e le associazioni sindacali. Possiamo dire di essere sulla buona strada in quanto dietro all’attività di un agriturismo c’è anche un imprenditore agricolo che produce beni alimentari e che si cura, nel contempo, del territorio, preservando l’ambiente – spiega Franco Priarone, presidente di Agriturist Alessandria – L’autunno è sicuramente una stagione congeniale per promuovere le nostre colline e i nostri prodotti. L’invito è quello di visitare il nostro sito internet www.agrituristmonferrato.com per scoprire tutte le attività e proposte per il prossimo autunno”.
A frenare però gli entusiasmi è l’aumento esponenziale dei costi: le bollette in un anno sono praticamente triplicate, i costi di Gpl per le cucine sono cresciuti dal 200 al 300% e anche quelli delle altre materie prime hanno subito incrementi quasi insostenibili. Come tutte le attività imprenditoriali, quella dell’ospitalità nelle aziende agricole si confronta costantemente con il mercato e subisce le ripercussioni dell’aumento esponenziale dei costi delle merci dovuti alla guerra in Ucraina, ma anche alla grave, prolungata carenza idrica. Gli agriturismi sono principalmente aziende agricole dove l’ospitalità è un’attività accessoria a quella di coltivazione o allevamento e pertanto si vedono doppiamente penalizzati dall’impennata dei costi.
Continua a leggere l'articolo dopo il banner