Preioni (Lega Salvini Piemonte): “Oggi ‘Allontanamento Zero’ è legge: dedico questa vittoria di civiltà a Gabriella Carsano, morta senza aver mai riabbracciato sua figlia per un’accusa falsa”

“Oggi ‘Allontanamento Zero’ è finalmente legge – ha esordito il capogruppo della Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni -. Il mio grazie va innanzitutto al nostro assessore alla Famiglia, la leghista Chiara Caucino, per aver portato a casa questo risultato dopo una battaglia durata quasi tre anni e mezzo. Ma c’è una persona che vorrei ricordare oggi, e alla quale idealmente dedicare la data di questa vittoria di civiltà. Il mio pensiero va a Gabriella Carsano di Mirabello Monferrato, provincia di Alessandria, morta lo scorso luglio a 68 anni per un cancro che non le ha lasciato scampo. Forse il suo nome forse non dirà nulla ai più. Probabilmente suonerà più famigliare l’etichetta di “mamma-nonna” che le era stata affibbiata quando a 57 anni diede alla luce la piccola Viola, diventando un caso mediatico. Viola le verrà strappata a neanche due mesi di età, appena 18 giorni dopo che era tornata dall’ospedale. E tutto per una accusa che si rivelerà poi falsa, o comunque penalmente non rilevante: averla lasciata per ben 7 minuti, ripeto 7 minuti, nella macchina davanti a casa, mentre il papà era andato a scaldare il latte per il biberon”.

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“All’inizio la potrà vedere solo per un’ora ogni 15 giorni, in un luogo neutro, dove era impensabile creare qualsiasi legame – ha quindi ricordato Preioni -. Poi la Corte d’Appello di Torino e quindi la Corte di Cassazione disporranno la definitiva adottabilità di Viola, dopo un iter durato 7 anni. Il finale è purtroppo questo. Gabriella Carsano è morta, e chissà quanto le sue sofferenze hanno inciso sulla sua salute. Viola oggi ha 12 anni: a lei mi permetto di rivolgere un augurio. Di scoprire un giorno chi era sua madre, di conoscere il suo desiderio d’amore, la sua determinazione a combattere fino all’ultimo per potere riabbracciare la sua creatura. E di ragionare sulle storture di un sistema che le ha impedito di crescere con lei. Quelle stesse storture che ‘Allontanamento Zero’ oggi vuole sanare. Nel nome di Gabriella e di tutte quelle donne piemontesi che, pur lontano dai riflettori, hanno vissuto il suo stesso dolore”.